
Mantenere il paziente al centro del percorso di cura per qualificare il più possibile il risultato di salute e l’efficacia ed efficienza dell’intervento. E’ l’obiettivo che si propone la “Value Based Healthcare” (assistenza sanitaria basata sul valore), un modello di management sanitario innovativo che vuole quantificare soprattutto il valore che il paziente attribuisce al proprio stato di salute.
Sul tema si è svolto giovedì a Roma il 2° Summit del Value Based Healthcare Italian Center cui hanno partecipato il dottor Davide Fornaciari, Direttore Generale dell’Ausl IRCCS di Reggio Emilia e la dottoressa Daniela Viviani, Direttrice dell’Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Montecchio e referente del Centro per il trattamento e la riabilitazione del Pavimento pelvico. Nell’ambito dell’appuntamento l’Ausl ha presentato un progetto di miglioramento continuo delle fasi di cura e riabilitazione di chi è preso in carico dal Centro del Pavimento Pelvico.
Il progetto è un piano di ottimizzazione del percorso dei pazienti che accedono al Centro del Pavimento Pelvico, Unità funzionale trasversale ai Dipartimenti Materno-Infantile e di Chirurgia, che opera per la diagnosi, l’approfondimento diagnostico e la terapia riabilitativa, farmacologica o chirurgica grazie a un team multidisciplinare. In esso cooperano le riabilitatrici Mara Ferrari, Monica Oliva, Silvia Teggi ed Elisa Vescovi a fianco dei ginecologi Daniela Viviani, Ettore Bellanca e ai proctologi Pasquale Talento e Giovanni Ferreri. Il fine è quello di migliorare gli esiti e l’esperienza di cura del paziente che dovrà essere al fianco dei sanitari come co-costruttore della salute propria e della popolazione.
Il progetto prevede obiettivi specifici che andranno monitorati nel tempo, compreso il rispetto delle tempistiche diagnostiche, riabilitative e chirurgiche con riduzione degli accessi evitabili e gestibili da remoto nonché l’aumento delle conoscenze di salute delle patologie del pavimento pelvico da parte dei pazienti.
