Un progetto innovativo di telemedicina consente oggi di eseguire l’elettrocardiogramma (ECG) in modo semplice e vicino ai luoghi di vita dei cittadini, grazie alla collaborazione tra infermieri, cardiologi e servizi territoriali. Avviato nel territorio del Distretto di Mirandola, il progetto di telecardiologia permette di effettuare l’esame a domicilio o nelle Case della Comunità, a vantaggio dei pazienti già presi in carico dai servizi, particolarmente fragili o con patologie croniche, come quelli seguiti dall’Infermieristica di Comunità, dal Centro Disturbi Cognitivi e Demenze, dalla Diabetologia o dall’Assistenza Domiciliare. In questo modo, l’ECG diventa parte integrante dei percorsi di cura già attivi: l’infermiere esegue il tracciato, che viene immediatamente trasmesso e refertato a distanza dai cardiologi, garantendo rapidità, sicurezza e continuità assistenziale.

Il progetto è attivo in maniera capillare sul territorio del Distretto di Mirandola ed è stato reso possibile grazie alle preziose donazioni di La Nostra Mirandola ODV, Coop Estense, l’ex Consorzio La Valletta di San Prospero e Ilario Tamassia, purtroppo scomparso nel giugno scorso, che hanno messo a disposizione le risorse necessarie per dotare i professionisti degli strumenti tecnologici.

Dall’avvio del progetto sono già stati eseguiti 215 elettrocardiogrammi, un risultato che testimonia l’utilità e l’impatto concreto di questa innovazione per la salute delle comunità locali.

“Questo progetto dimostra come la tecnologia, unita alla generosità della comunità, possa rendere la sanità ancora più vicina alle persone – sottolinea Annamaria Ferraresi, Direttrice del Distretto di Mirandola –. Le donazioni hanno permesso di portare strumenti avanzati nei luoghi di vita quotidiana, dalle Case della Comunità ai servizi territoriali, garantendo risposte rapide e qualificate senza spostamenti inutili. È un esempio virtuoso di come l’innovazione e la solidarietà possano tradursi in cure più accessibili e in una sanità davvero a misura di cittadino”.