“Ieri sera il sindaco ha dichiarato che la chiusura del Circolo 1° Maggio dipenderebbe dalla perdita del patrocinio Arci. Ma solo pochi giorni fa i suoi assessori avevano giustificato la decisione parlando di problemi di accatastamento. Due versioni diverse che lasciano perplessi: l’accatastamento, infatti, in un’area comunale si risolve in pochi giorni ed è di competenza del comune stesso non certo con la sospensione di un anno intero.
Il risultato è che la città perde un punto di aggregazione vivo e frequentato, dove si sono svolti corsi per ragazzi e attività inclusive per persone con difficoltà di apprendimento. Un circolo aperto significa anche un parco più sicuro: chiudere non è una soluzione, ma un problema in più”.
“Come Fratelli d’Italia – prosegue la nota – abbiamo chiesto una scelta diversa: dare continuità invitando i gestori ad affiliarsi ad altra associazione, evitando la chiusura immediata e la riconsegna delle chiavi.
Amministrare non vuol dire chiudere: significa affrontare i problemi, trovare soluzioni e garantire servizi ai cittadini. Dopo un anno e mezzo di mandato, il sindaco sceglie invece la strada più semplice, ma la meno coraggiosa. Forse perché questo circolo non era più in linea con certe aspettative politiche”.