Nell’ambio del progetto “ero malato” corso di formazione all’Azienda USL IRCCS di Reggio Emilia per un medico e un infermiere dall’Ospedale di Ampasimanjeva in Madagascar
La linea Reggio Emilia-Madagascar non si è mai interrotta e oggi segna una tappa fondamentale nell’ambito del Progetto “Ero malato”, condiviso dalla Diocesi di Reggio, dal Centro Missionario Diocesano, da Volontari nel Mondo-RTM, uniti dalla preziosa collaborazione con l’AUSL IRCCS di Reggio Emilia a favore dall’Ospedale di Ampasimanjeva in Magdagascar.
L’Ospedale “Don Mario – Fondation Médicale Ampasimanjeva” è riconosciuto dal Sistema Sanitario Malgascio come Ospedale Regionale ed è dotato di 100 posti letto, ai quali si aggiungono venti camere per la cura dei malati di tubercolosi. È da questa struttura sanitaria che provengono il Dott. Charel’son Razanavah, Direttore sanitario e Responsabile Medico del Reparto Medicina Adulti, e il Signor Yves Mahitsy, Infermiere nella medesima struttura, entrambi a Reggio dal 26 settembre per uno stage di formazione sul campo della durata di quindici giorni nelle strutture ospedaliere della Azienda USL IRCCS, a partire dall’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia.
Il progetto di collaborazione generale prevede il miglioramento delle competenze clinico-assistenziali, con attività formative programmate e mirate sui bisogni dei professionisti di Ampasimanjeva.
Il raggiungimento degli obiettivi del progetto si è fin qui realizzato attraverso momenti di formazione a distanza, con missioni delle équipe reggiane in Madagascar e, nella fase attuale, mediante una formazione specifica all’ Arcispedale S. Maria Nuova a Reggio Emilia.
Nel periodo di stage presso il Santa Maria Nuova agli operatori malgasci sarà possibile conoscere le tecniche, le strumentazioni e le modalità di lavoro più appropriate da implementare nel contesto malgascio. Questo consentirà di rafforzare non solo le competenze professionali dei due sanitari inviati, ma in seguito di trasmetterle anche al personale locale con cui lavorano all’Ospedale di Ampasimanjeva.
Un altro tassello di solidarietà concreta e tangibile della nostra terra reggina che ci consente di avere uno sguardo attento, per leggere il mondo non dal centro ma dai margini, dove spesso germogliano segni di futuro.
Nelle foto: il Dott. Charel’son Razanavah e l’infermiere Yves Mahitsy, al triage del Pronto Soccorso dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, lo staff e un ambulatorio dell’Ospedale di Ampasimanjeva.