Da sinistra: la dirigente Paola Francia; il sindaco Massimo Mezzetti; l’assessora Federica Venturelli; il presidente della Fondazione Collegio San Carlo Vittorio Lugli e il responsabile del Comitato scientifico Francesco D’Angella

Emozioni come cuore pulsante di ogni autentica esperienza educativa e di vita. Insegnare a riconoscerle, accoglierle, gestirle ed esprimerle non solo per sviluppare consapevolezza di sé, ma anche per creare un terreno fertile per relazioni più profonde e significative ed empatiche, dentro e fuori la scuola.

È con questa consapevolezza che torna a Modena, da giovedì 23 a sabato 25 ottobre 2025, “Modena Fa Scuola”, la rassegna promossa dall’assessorato alle Politiche Educative e Rapporti con l’Università che, attraverso contributi teorici, workshop esperienziali e laboratori, porta nel cuore della città le sfide riguardanti l’educazione, mettendo in dialogo insegnanti, educatori, genitori e ragazzi. Tema di quest’anno, appunto, “Il coraggio delle emozioni. Imparare l’intelligenza emotiva a scuola, in famiglia e in città”. Tra gli ospiti Umberto Galimberti, Matteo Saudino, Francesca Cavallo e Cristina Petit.

La terza edizione è stata presentata questa mattina, lunedì 20 ottobre, in conferenza stampa, con la partecipazione del sindaco Massimo Mezzetti, l’assessora alle Politiche educative Federica Venturelli, la dirigente del Settore Istruzione e Sport del Comune di Modena Paola Francia, il responsabile del Comitato scientifico Francesco D’Angella e il presidente della Fondazione Collegio San Carlo Vittorio Lugli.

Per il sindaco Massimo Mezzetti “Modena continua a fare scuola perché c’è stato un grande pensiero pedagogico, di cui Sergio Neri è uno dei protagonisti indiscussi, al quale è seguita una progettualità fattiva che ha visto impegnato il Comune. Oggi si continua a coltivare quel pensiero aggiornandolo e innovandolo. I ragazzi di oggi vivono sollecitazioni diverse dal passato e questo genera un’emotività diversa rispetto alle generazioni diverse. Rapportarsi con le emozioni fa parte dello sviluppo della personalità e della propria costruzione delle relazioni sociali ed è strettamente legato all’educazione all’affettività. Proprio per questo il tema scelto quest’anno dai nostri servizi educativi è quanto mai importante ed entra a pieno titolo nel dibattito sulla possibilità, che reputo sbagliata, di vietare per legge l’educazione affettiva e sessuale alla primaria e alle scuole medie per consentirla solo alle superiori ma con il consenso dei genitori. La scuola ha il primario compito di educare, non ci possono essere questioni che vanno delegate solo alla famiglia con cui si deve cooperare e collaborare, anche questo è il grande portato della tradizione educativa modenese”.

Sottolineando la portata nazionale della rassegna e il legame storico e profondo tra Modena e la sfera educativa, l’assessora Venturelli ha evidenziato che “in un tempo segnato da trasformazioni sociali e culturali sempre più complesse, l’educazione all’intelligenza emotiva assume un valore imprescindibile. Offrire a bambine, bambini e giovani gli strumenti per riconoscere e gestire le proprie emozioni significa donare loro la capacità di trasformare tali esperienze interiori in risorse vitali per la crescita personale e collettiva. Solo coltivando il coraggio di affrontare, accogliere e valorizzare le emozioni possiamo costruire ambienti educativi e comunità che siano davvero inclusivi, dove ogni individuo si senta rispettato, ascoltato e stimolato a sviluppare la propria unicità in tutta la sua ricchezza”.

L’evento inaugurale è in programma giovedì 23, alle15.30, al Teatro San Carlo, con la plenaria “Il coraggio delle emozioni. Sentire per capire: la forza dell’intelligenza emotiva”, a cui partecipano esperti come lo psicologo Ugo Morelli e la pedagogista Luigina Mortari, insieme a dirigenti scolastici e rappresentanti delle istituzioni.

Tra i workshop, previsti nella giornata di venerdì 24, si approfondiscono pratiche di intelligenza emotiva applicata all’ambiente scolastico, con sessioni dedicate a insegnanti e educatori che vogliono imparare a riconoscere e gestire le emozioni come strumenti di crescita e relazione. I laboratori si svolgono dal 16 al 25 ottobre in quanto correlati con i laboratori del Festival Smart Life e propongono esperienze pratiche e creative: dalla narrazione inclusiva, rivolta ai bambini dagli 8 anni in su, che invita a mettersi nei panni dell’altro per superare pregiudizi, ai laboratori artistici ispirati alla Pop Art e al gioco da tavolo, destinati ai ragazzi dagli 11 anni, passando per attività innovative con tecnologie interattive come la Blue-Bot, pensate per i più piccoli (dai 5 anni), per esplorare il confine tra emozione e digitale. Gli spettacoli in programma completano il percorso, dando voce alle emozioni attraverso il teatro e la musica, in performance che attraversano i giorni del festival.

Dopo il successo delle due precedenti edizioni, intitolate rispettivamente «Prendersi cura delle nuove generazioni. La scuola va in città» (2023) e «Immaginabili futuri. La scuola si apre al territorio come esperienza di vita» (2024), la nuova edizione è stata inaugurata da un’anteprima nell’ambito del Festival Filosofia.

“Il coraggio delle emozioni. Imparare l’intelligenza emotiva a scuola, in famiglia e in città” è un’iniziativa del Comune di Modena con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Provincia di Modena, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Ufficio scolastico regionale e ministero dell’Istruzione e del Merito; in collaborazione con Fondazione Collegio San Carlo, Studio Aps, Fondazione Cresci@mo, Modena Zerosei, Memo, Università per la libera età Natalia Ginzburg Aps, Università per la terza età, Future education Modena, Play in the city e Its Maker; con il contributo di Fondazione di Modena, Bper Banca, Associazione sindacale piccoli proprietari immobiliari, Conad, Cirfood e Unitaria cooperativa abitazione proprietà indivisa, Aceto Balsamico di Modena e Aceto Balsamico Trazionale di Mdena D.O.P.

Per il programma completo e per iscriversi agli appuntamenti, tutti gratuiti, è possibile consultare il sito www.modenafascuola.it. La partecipazione alle iniziative è libera fino ad esaurimento posti; tutte le sessioni saranno accessibili in streaming. Per il personale educativo e scolastico la presenza a plenarie, workshop e laboratori è riconosciuta come attività formativa. Gli attestati di partecipazione saranno rilasciati da Memo Multicentro Educativo Sergio Neri, accreditato dal Miur per la formazione del personale scolastico.

LE PLENARIE

La comprensione delle emozioni e il loro utilizzo per la formazione di un pensiero critico rappresentano i temi principali delle due plenarie di “Modena fa scuola”, in programma giovedì 23 e sabato 25 ottobre. Gli incontri sono entrambi moderati da Francesco D’Angella di Studio Aps e vengono trasmessi in streaming sul canale youtube di Memo. È possibile partecipare, gratuitamente, compilando il form disponibile sul sito www.modenafascuola.it.

La prima plenaria, intitolata “Il coraggio delle emozioni. Sentire per capire: la forza dell’intelligenza emotiva”, che inaugura la terza edizione della rassegna, è in programma sabato 23, alle 15.30, al Teatro San Carlo, via San Carlo 5. Avviato dall’intervento dell’assessora alle Politiche educative Federica Venturelli, l’incontro prevede gli interventi di Ugo Morelli (psicologo ed esperto di scienze cognitive), Enrico Galiano (scrittore e insegnante), Paola Cereda (scrittrice ed esperta in teatro di comunità) e Luigina Mortari (pedagogista dell’Università di Verona). Le conclusioni sono affidate a Paola Francia, dirigente del Settore Istruzione e Sport del Comune di Modena.

La seconda plenaria, dal titolo “Formare alla vita: emozioni e pensiero critico nell’educazione”, è in programma sabato 25, alle 9, presso la Chiesa San Carlo, via San Carlo 7. L’apertura è affidata all’intervento del sindaco Massimo Mezzetti, e si prosegue con Umberto Galimberti (filosofo e saggista), Elena Granata (urbanista del Politecnico di Milano), Matteo Saudino (insegnante di filosofia e noto youtuber). Le conclusioni vedono la partecipazione di Isabella Conti (assessora a Welfare, Terzo settore, Politiche per l’infanzia e Scuola della Regione Emilia-Romagna), insieme a Federica Venturelli.

I WORKSHOP

Ascoltare, accogliere, meravigliarsi. Sono i tre verbi chiave che attraversano il cuore pulsante dei workshop di “Modena fa scuola”, pensati per offrire strumenti concreti e riflessioni condivise a chi educa, cura e accompagna la crescita di bambini, ragazzi e comunità. Un pomeriggio denso di esperienze e approcci diversi, in cui la formazione si intreccia con la vita reale, tra patrimonio culturale, narrazione, gioco e intercultura.

L’appuntamento è per venerdì 24 ottobre, dalle 15 alle 17.30, nei diversi luoghi della Fondazione Collegio San Carlo, in via San Carlo 5. Tutti gli incontri sono su iscrizione e alcuni vengono trasmessi in streaming sul canale youtube di Memo.

Il workshop “Coltivare la meraviglia in educazione per costruire conoscenza” (15–17.30, Biblioteca Antica San Carlo) esplora le possibilità educative offerte dall’incontro tra emozione e patrimonio culturale. Passeggiare nella propria città, esplorarne i musei e gli archivi, osservarla con occhi nuovi: sono esperienze capaci di risvegliare curiosità, senso di appartenenza e memoria affettiva. Ne parlano educatori, docenti, studiosi come Gianumberto Accinelli, Milena Bertacchini, Gabriella Roganti, Tania Pecchini, Cristina Cacciari e altri operatori del territorio, in dialogo con Giuliano Albarani (assessore alla Cultura e all’Istruzione del Comune di Carpi), che modera l’incontro.

La relazione tra emozioni e identità culturale è al centro del workshop “Educare all’empatia nella scuola multiculturale” (15–17.30, Sala 40), che affronta il tema dell’inclusione attraverso la narrazione di sé. Le voci di studenti e studentesse con background migratorio diventano uno strumento prezioso per comprendere, senza stereotipi, la ricchezza e la complessità di vite che abitano più mondi. L’educazione all’empatia, in questo contesto, si fa ponte per immaginare comunità più aperte, capaci di superare paura e diffidenza. Partecipano, tra gli altri, l’antropologo Simao Amista, la mediatrice Mary Osei, pedagogiste e insegnanti di Modena e Prato. Modera Irene Baraldi (assistente del sindaco di Modena sulla delega a Pace e Intercultura).

Nel workshop “Emozioni e affettività: il valore delle parole nella relazione con se stessi e con gli altri” (ore 15–17.30, Sala Teatro), pedagogisti, scrittori e psicologi riflettono su come la comunicazione possa diventare cura, ascolto autentico e costruzione di legami. Parlare con empatia significa educare al rispetto, alla consapevolezza, alla gentilezza. Un incontro pensato per adulti – genitori, insegnanti, educatori – che vogliono essere presenti nella relazione con le nuove generazioni. Tra i relatori Francesca Cavallo (scrittrice, imprenditrice), Cristina Petit (autrice, illustratrice), Barbara Laura Alaimo (pedagogista, formatrice), Stefania D’Agostino (psicologa Consultorio familiare

Spazio Giovani, Ausl Modena), Teresa di Camillo (Responsabile U.O. Coordinamento, Innovazione e Qualificazione del sistema integrato di Istruzione e Educazione 0/6 – Sostegno alla genitorialità del Comune di Bologna); modera Simona Cristoni (responsabile Coordinamento pedagogico, Comune di Modena).

Il workshop “Giocare con le emozioni: il gioco da tavolo come palestra emotiva” (15–17, Sala Consiglio) propone un’esperienza teorico-pratica dedicata a insegnanti della scuola primaria, secondaria e dell’infanzia, educatori e insegnanti di sostegno. Guidati da Andrea Ligabue (esperto di giochi nei contesti educativi), si esplora come i giochi da tavolo possano stimolare processi emotivi autentici e aiutare bambini e ragazzi a riconoscere, nominare e gestire le proprie emozioni in un contesto protetto ma realistico, fatto di regole, scelte e interazioni.

“La Resistenza in gioco: Radio Victory” (15–17, Sala Cardinali), è un libro-gioco di ruolo ideato da Glauco Babini (esperto di giochi e di public history) che trasforma la storia in esperienza immersiva. Ambientato durante l’inverno del 1944 sulla Linea Gotica, il laboratorio invita i partecipanti a immedesimarsi in giovani partigiani e partigiane, esplorando le emozioni di chi ha vissuto in prima persona la durezza della guerra e la scelta della lotta. Pensato per docenti delle scuole secondarie, questo format innovativo unisce storytelling, materiali d’archivio e gioco cooperativo per attivare una riflessione viva sulla memoria e sul presente.

Chiude il ciclo “Oltre il controllo: strategie educative per la vita digitale in famiglia” (17–18.30, FEM Sant’Eufemia), workshop inaugurale del Mindful Tech Family Lab, un percorso promosso da FEM per supportare famiglie ed educatori nell’affrontare le sfide del digitale in età evolutiva. In un contesto in cui bambini e adolescenti accedono sempre più precocemente alla tecnologia, l’incontro propone approcci alternativi al parental control, come la pedagogia del contratto, per favorire l’autoregolazione e relazioni basate su ascolto e corresponsabilità. Tra i temi affrontati: AI buddies, mindfulness, life skills e benessere digitale. Con interventi di Giovanni Boccia Artieri, Silvia Demozzi e il team FEM, modera Donatella Solda.

I LABORATORI

“Modena fa scuola” propone una ricca offerta di laboratori, gratuiti, dedicati all’esplorazione delle emozioni e allo sviluppo delle competenze digitali, rivolti a bambini, ragazzi, famiglie e adulti. Avviate giovedì 16, le attività puntano a favorire la consapevolezza emotiva, la creatività e competenze digitali, promuovendo un approccio integrato tra apprendimento, benessere e inclusione sociale. Diversi laboratori rientrano anche nel programma di Smart Life Festival. Per informazioni e iscrizioni è possibile consultare il sito www.modenafascuoa.it.

Nel dettaglio, lunedì 20 si svolgono cinque laboratori: dalle 16.45 alle 18.30, alla scuola primaria Pascoli, è in programma “Ciak, si gira! Emozioni in azione!”, per bambini dai 7 anni con accompagnatori, mentre dalle 17 alle 18.30 alla scuola dell’infanzia L.B. Boschetti si tiene “Canzoni piccole… emozioni grandi” per bimbi di 3-5 anni con un adulto. Alla stessa ora, alla scuola secondaria Ferraris, “Girls on Vision” coinvolge ragazze dai 10 ai 12 anni, contemporaneamente alla scuola primaria Galilei “Pixel di emozioni” accoglie bambini dai 6 ai 10 anni, e alle Pascoli “Emozioni allo specchio” propone un’esperienza immersiva per bambini dai 7 anni in su con accompagnatori (orario: primo turno 17, secondo turno 17.35).

Le attività proseguono martedì 21 con “Suggestioni”, un percorso multisensoriale per bambini dai 3 ai 6 anni dalle 16.45 alle 18:30 alla scuola dell’infanzia Costa, in via Costa 75. Parallelamente, dalle 16.30 alle 18.30 al nido d’infanzia Parco XXII Aprile, in via Teglio 35, si svolge “Voce Radice”, un laboratorio narrativo per genitori, aperto anche a coppie in attesa, con uno spazio dedicato ai bambini più grandi.

Mercoledì 22, al Polo d’infanzia Giovanardi di Cittanova, in via Preti Partigiani 35, dalle 16.30 alle 18 sono in programma due laboratori: “Il riflesso delle emozioni” per bambini da 9 mesi a 3 anni con un adulto, e “Un passaporto per le emozioni” per i 3-6 anni con un adulto. Dalle 17 alle 18:30 al Polo d’infanzia Santa Maddalena di Canossa, Stradello San Marone 14, a Saliceta San Giuliano, è previsto “Sentire le emozioni”, dedicato a bambini da 9 a 36 mesi accompagnati da un adulto.

Giovedì 23 sono in programma diverse attività: dalle 15 alle 16:30 e dalle 17 alle 18:30 alla Scuola secondaria di I grado Cavour, via Amundsen 80, si svolgono due laboratori digitali in forma di escape room, “Missione Emoticon”, rivolti rispettivamente ai ragazzi dagli 11 ai 14 anni e dagli 8 ai 10. Dalle 16.45 alle 18:30 al Polo per l’infanzia Madonnina, via Alvarado 85, i bambini dai 3 agli 8 anni con un adulto sono protagonisti di “Emozioni impresse in un attimo”, un laboratorio di fotografia e arte nella natura. Infine, dalle 17 alle 18:30 al nido e scuola d’infanzia Famigli, via Carlo Alberto Dalla Chiesa 170/180, “Emozionarsi con i cinque sensi” accompagna bambini da 0 a 6 anni in un viaggio sensoriale alla scoperta delle emozioni.

Venerdì 24 si apre con il laboratorio “Intelligenza artificiale verso intelligenza emotiva” riservato a due classi quarte e quinte delle scuole secondarie di secondo grado, dalle 10 alle 12 presso ITS Maker, Largo Aldo Moro 25. Nel pomeriggio, dalle 16:30 alle 18:30 alla Scuola primaria B. Bersani, Strada Albareto 607, si svolgono due laboratori dedicati ai più piccoli: “Emozioni in digitale: catturiamo le emozioni” per bambini dagli 8 ai 10 anni e “Emozioni in digitale: alla scoperta delle emozioni con la Blue-Bot” per i 6-7 anni. Dalle 17 alle 20 in Piazzale Scuola secondaria di I grado Mattarella, via Piersanti Mattarella 145, è prevista la presentazione dei percorsi multidisciplinari Steam’s Sisters, rivolta a famiglie e comunità.

Infine, sabato 25 la giornata si apre alle scuole Madonna Pellegrina, via Adria 23, con “Fibre di speranza” che propone, dalle 9.30 alle 11.30, letture e laboratori con un picnic collettivo; contemporaneamente a Momo, Piazza Matteotti 17, “Sotto le stelle del Momo” offre letture animate e laboratori per bambini da 0 a 6 anni. Dalle 9.30 alle 12.30 alla scuola dell’infanzia La Pimpa si svolge “Emozioni in gioco” per bambini dai 3 anni con accompagnatori, mentre all’Agrinido Grappolino di Carpi, dalle 10 alle 11.30, “Io e la mia scelta” guida bambini 3-6 anni in un percorso emotivo. Sempre dalle 10 alle 12 in piazza Mazzini, Arci Modena propone “Strumentando”, attività musicale per 0-11 anni, e al Liceo Muratori-San Carlo, dalle 10 alle 12, “Dal libro allo schermo” presenta un laboratorio di booktrailer per ragazzi da 11 anni. Nel pomeriggio, dalle 15 alle 17.30 all’IIS Fermo Corni si tiene “Scratchiamo le emozioni” per bambini 8-12 anni, mentre dalle 17.30 alle 19, alla Scuola d’infanzia Bisbini, “Sensazioni di buio” propone un percorso sensoriale per i più piccoli. Una giornata ricca di attività per vivere le emozioni in tutte le loro forme.

GLI SPETTACOLI

La rassegna “Modena fa scuola” propone venerdì 24 e sabato 25 ottobre anche due appuntamenti teatrali, uno per le scuole l’altro per tutti i cittadini, incentrati sulla forza della disobbedienza, come motore di cambiamento sociale, e sulla complessa esperienza emotiva degli adolescenti.

Venerdì 24, al Teatro San Carlo, in via San Carlo 5, si svolge per gli studenti “Note di libertà. Piccole storie disubbidienti”, dedicato alle storie di persone che hanno saputo cambiare la storia con piccoli gesti di disobbedienza civile (orario: primo turno ore 9.30; secondo turno ore 11.30). Dalla lotta di Rosa Parks, contro la segregazione razziale, al coraggio di Franca Viola nel dire no al matrimonio riparatore, fino alle battaglie per i diritti e la libertà di identità, la narrazione di Isabella Dapinguente, accompagnata dalle musiche del Gypsinduo, ricostruisce momenti emblematici di ribellione e speranza. Riservato alle classi di scuola secondaria di primo e secondo grado di Modena, l’evento mira a stimolare la riflessione sui valori di libertà, diritti civili e impegno sociale.

“Invivavoce, echi d’ansia del nostro tempo” è lo spettacolo di sabato 25 che va in scena alle 20.30 al Teatro Michelangelo, in via Giardini 255, per dare voce ad ansie, paure e aspettative degli adolescenti di oggi. Attraverso testimonianze raccolte direttamente dai giovani, la rappresentazione esplora il complesso rapporto con l’identità e il dolore, proponendo strategie di resilienza e ricostruzione personale. Un progetto nato dalla collaborazione tra Gazzetta di Modena e Centro Sportivo Italiano di Modena, con la regia di Paola Ducci, la direzione musicale di Gustavo Savino e il coordinamento artistico e psicopedagogico di esperti del settore. L’ingresso è gratuito, con prenotazione obbligatoria su Vivaticket.