Continua a crescere in Emilia-Romagna il turismo dei cammini religiosi e delle iniziative legate ai luoghi di fede. È stato rinnovato questa mattina l’accordo triennale tra Regione Emilia-Romagna e Conferenza Episcopale Emilia-Romagna (CEER), per la promozione del turismo religioso e la valorizzazione dei Cammini e dell’iniziativa ‘Monasteri Aperti’.
La convenzione è stata firmata dall’assessora regionale al Turismo, Commercio e Sport, Roberta Frisoni, e dal vescovo di Imola, Giovanni Mosciatti, delegato della Commissione per la pastorale del tempo libero, turismo, sport e pellegrinaggi della CEER, alla presenza dell’assessora regionale alla Cultura, Gessica Allegni.
Si rinnova e consolida così una collaborazione avviata nel 2015 – poi formalizzata con l’accordo del 2016 e proseguita con il protocollo del 2019 – che ha contribuito a far nascere e crescere un’offerta turistica unica nel suo genere e rappresenta un ulteriore passo avanti per la valorizzazione dei cammini, dei luoghi di culto e del patrimonio spirituale e culturale regionale.
Oltre a garantire un confronto permanente sul tema e a rilanciare la valorizzazione a 360 gradi dei Cammini e dell’iniziativa ‘Monasteri aperti’, il nuovo protocollo mira a coinvolgere maggiormente le nuove generazioni e a favorire esperienze di turismo lento in connessione con il territorio e le comunità locali.
“Grazie a questo accordo possiamo rafforzare proposte di vacanze sostenibili e consapevoli, a contatto con la natura e in connessione profonda con i luoghi visitati- sottolineano le assessore Frisoni e Allegni-. Il turismo religioso, con i tanti cammini e i monasteri da scoprire e vivere, contribuisce ad arricchire l’offerta turistica dell’Emilia-Romagna, valorizzando la nostra storia e le nostre radici spirituali. È un’esperienza che unisce cultura, natura e accoglienza, capace di affascinare un pubblico in crescita, anche internazionale, sempre più interessato a scoprire le antiche pievi, i santuari e i luoghi di silenzio che costellano la nostra regione. La crescita dei servizi in questi luoghi, il maggiore coinvolgimento dei giovani, possono poi avere risvolti positivi, generando nuove opportunità di lavoro, per il ripopolamento di zone collinari e montane di grande bellezza. Un valore aggiunto per lo sviluppo dell’intero territorio regionale che intendiamo sostenere e promuovere”.
“Questo protocollo che andiamo a rinnovare- afferma il vescovo Mosciatti- oltre alle novità che abbiamo voluto sottolineare, in particolare il coinvolgimento dei giovani, vuole essere soprattutto la prosecuzione di una feconda collaborazione fra la Conferenza Episcopale regionale e la Regione Emilia-Romagna in tema di turismo. È una collaborazione che si basa soprattutto sulla convinzione che soltanto attraverso un cammino insieme possiamo dare vita a qualche cosa di bello, come è successo con l’iniziativa di Monasteri Aperti o con il progetto dei Cammini, per valorizzare anche quei territori che sono minori rispetto a quella che è l’offerta turistica della nostra regione e dando slancio alle iniziative delle piccole comunità anche da un punto di vista ecclesiale. Questo è un tema molto importante perché in realtà si aiutano le comunità a rimanere vive e a valorizzare quel patrimonio materiale e immateriale che è appunto la fede della gente semplice dei nostri territori”
Cammini e Monasteri aperti: numeri e risultati
Grazie alla collaborazione con la CEER, la rete dei Cammini e delle Vie di pellegrinaggio è cresciuta da 12 del 2017 a 22 attuali, oggi interamente mappati e in gran parte segnalati. Lungo questi itinerari – che includono la Via Francigena, la Via Romea Germanica, la Via degli Dei, il Cammino di San Francesco da Rimini a La Verna – i viaggiatori possono contare su oltre 4.700 strutture ricettive situate entro 5 km dai percorsi, per un’accoglienza diffusa e autentica.
Uno dei risultati più significativi della collaborazione è l’iniziativa ‘Monasteri Aperti’, che ha permesso ai partecipanti di scoprire Monasteri, Conventi, Abbazie, Eremi e Santuari, offrendo esperienze uniche di spiritualità e momenti di dialogo con le comunità religiose.
Le sette edizioni tenute finora, hanno visto la partecipazione di circa 20mila persone, provenienti dall’Emilia-Romagna e dalle regioni limitrofe. L’ultima edizione, dedicata al Giubileo della Speranza, ha confermato l’andamento positivo, registrando oltre 3.000 partecipanti che hanno potuto partecipare a più di 60 esperienze, tutte sold out, distribuite su due weekend.
Info sui cammini: www.camminiemiliaromagna.it
Gli impegni futuri
Il rinnovo dell’accordo prevede la prosecuzione dei lavori del Tavolo permanente dedicato al turismo religioso, con obiettivi precisi: monitoraggio, sviluppo e rafforzamento del prodotto turistico religioso tenendo conto dell’anno giubilare; promozione e comunicazione mirate a livello nazionale e internazionale e la valorizzazione delle vie di pellegrinaggio e delle iniziative spirituali e culturali del territorio. È previsto inoltre il coinvolgimento delle comunità locali, delle diocesi, delle imprese turistiche e in particolare dei giovani, anche attraverso attività di volontariato e cittadinanza attiva.
La convenzione avrà una durata triennale dalla data di sottoscrizione e potrà essere rinnovata per altri tre anni previo accordo tra le parti.




