Nell’ambito di una intensificazione dell’attività di contrasto alla criminalità, al fine di garantire una maggiore sicurezza alla cittadinanza reggiana, durante lo scorso fine settimana operatori della Squadra Mobile della Questura di Reggio Emilia hanno tratto in arresto due soggetti, poi successivamente condotti entrambi in carcere, in esecuzione di due provvedimenti emessi nei loro confronti dall’Autorità Giudiziaria.

Nel primo caso si trattava di un 29enne di origine marocchina, già sottoposto alla detenzione domiciliare a Reggio Emilia a seguito di condanna per reati in materia di sostanze stupefacenti. Nei suoi confronti, il 5 novembre scorso è stata emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Torino un ordine di esecuzione di espiazione di pena detentiva a seguito di cessazione della detenzione domiciliare per sopravvenienza di nuovo titolo esecutivo in quanto destinatario di un’ulteriore condanna per i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale e danneggiamento. Il 29enne è stato rintracciato e arrestato nella sua abitazione a Reggio Emilia e accompagnato presso la locale casa Circondariale dove dovrà scontare una pena residua di 2 anni e 7 mesi di reclusione.

Nel secondo caso, invece, si trattava di un altro 29enne originario del Gambia, nei cui confronti la Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Bologna ha emesso, il 6 novembre scorso, un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti con ordine di esecuzione per la carcerazione. Nello specifico, il soggetto è risultato destinatario di numerose condanne, prevalentemente per reati in materia di sostanze stupefacenti, evasione e porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere, tutti commessi a Reggio Emilia nell’arco degli ultimi anni. Anche in questo caso, gli agenti della Squadra Mobile reggiana, dopo averlo rintracciato a Reggio Emilia lo hanno tratto in arresto in esecuzione del suddetto provvedimento e lo hanno accompagnato presso la locale Casa Circondariale dove dovrà espiare una pena residua di 3 anni e 10 mesi di reclusione.