L’alto commissario Onu era stato invitato un convegno promosso dal Comune in occasione della Giornata internazionale dell’infanzia.
Una nota del Presidente del Consiglio comunale, Stefano Bellentani.
“E’ con grande costernazione che ho appreso del barbaro assassinio avvenuto a Bagdad di Sergio Vieira de Mello, Alto commissario per i Diritti Umani delle Nazioni Unite. Sergio Vieira de Mello era tra l’elenco degli invitati che l’Amministrazione comunale aveva stilato per celebrare, il 19 ed il 20 novembre prossimo sia la giornata internazionale dell’infanzia che il 55° anniversario della approvazione da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo”.
“L’iniziativa in programma, rivolta ai giovani adolescenti studenti modenesi, vuole diffondere la cultura della pace, della solidarietà, della democrazia e dei diritti umani, attraverso la pubblicazione e la distribuzione nelle scuole modenesi di un opuscolo. Il tema centrale dell’opuscolo, realizzato dalla Associazione “Amici delle Nazioni Unite”, affiliata all’ONU, tradotto in tutte le lingue e diffuso in gran parte dei paesi del mondo occidentale, è il testo delle Dichiarazioni Universali dei diritti dell’uomo e dell’infanzia, illustrato a fumetti e spiegato in un linguaggio facile e diretto”.
“Solo il terrorismo, guidato da mani occulte, che certamente non perseguono l’obiettivo di diffondere la cultura della pace nel mondo, è riuscito a tappargli la bocca in modo brutale, senza però fermare la sua azione, che sarà perseguita dai suoi collaboratori e, a giudicare da quanto sta accadendo in questi giorni nel mondo, da pochi eletti ed illuminati”.
“E’ per questo che, a nome di tutto il Civico consesso modenese, e mi sento di dire, anche dell’intera città di Modena, esprimo dolore per la morte di Sergio Vieira de Mello, e sono sempre più fermo e determinato nel non rinunciare a queste celebrazioni in programma per il prossimo novembre, anche perché nel portare a termine quest’iniziativa penso che tutti noi, avremo contribuito a diffondere tra i giovani e quindi tra i futuri amministratori di questa nostra città il seme della pace, della solidarietà e della fratellanza, seme da nutrire ed irrigare gelosamente, soprattutto in tempi di carestia e siccità”.