L’approccio del gruppo Granarolo di Cadriano (Bo), basato sul modello cooperativo, che riduce l’impronta carbonica della filiera del latte, tutela le risorse naturali e i territori. Lo sviluppo di un materiale innovativo, naturale e riciclabile per gli accessori moda frutto dell’investimento in ricerca e della perseveranza di Bottonificio Lenzi 1955 di Castel di Casio (Bo). E ancora la mobilità internazionale per i giovani Neet, studiata dall’Istituto formazione operatori aziendali (Ifoa) di Reggio Emilia che offre a ragazze e ragazzi fuori dai percorsi di studio e lavoro e a rischio emarginazione, l’opportunità per riattivarsi, acquisire nuove competenze e avviare un proprio percorso di vita e lavoro. E poi il modello di inclusione per i lavoratori della logistica che propone formazione linguistica, finanziaria e supporto pratico tramite mediatori interni, attivato dalla Cooperativa Autotrasporti Ncv di Valsamoggia (Bo).

Infine, le azioni di accompagnamento per comunità, abitanti e imprese delle aree marginali che sostengono sviluppo, innovazione sociale ed economie di prossimità promosse da Vorrei, impresa sociale di Novafeltria (RN).

Sono questi i cinque progetti vincitori dell’undicesima edizione del Premio Innovatori Responsabili 2025, iniziativa promossa dalla Regione Emilia-Romagna, cui si aggiungono altri 21 riconoscimenti, tra menzioni e premi speciali a realtà economiche, sociali, a scuole ed enti di formazione di tutta la regione. La cerimonia di premiazione si è svolta questa mattina a Bologna al Dama Tecnopolo, alla presenza del vicepresidente della Regione, con delega allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla.

“Quelle presentate, sono iniziative tutte all’altezza delle grandi sfide che il sistema emiliano-romagnolo si trova ad affrontare- spiega Colla-. Progetti e interventi coerenti con il Patto per il Lavoro e per il Clima e il suo modello di sviluppo in grado di creare, nella transizione digitale ed ecosostenibile, lavoro stabile, qualificato e inclusivo, e coesione. Il sistema economico emiliano-romagnolo ha pienamente compreso la portata del cambiamento e sta investendo in modo deciso sull’innovazione e sulle competenze, per continuare a essere competitivo e solido, guardando al futuro”.

“A cinque anni dal traguardo fissato dall’Agenda Onu 2030- conclude il vicepresidente- la ricchezza di progettualità espresse dagli innovatori responsabili, anche attraverso l’applicazione delle nuove tecnologie, ci restituisce l’immagine di una regione con un forte sistema integrato di relazioni, che rappresenta davvero un modello. Un territorio che, grazie all’impegno quotidiano di imprenditori, professionisti e lavoratori, istituzioni, finanza, formazione e ricerca, è pronto a costruire un futuro realmente più sostenibile per tutti, che coniughi benessere economico e sociale con il lavoro di qualità e un uso razionale delle risorse naturali”.

Il premio
Il premio quest’anno ha registrato 70 candidature (presentate da Pmi, grandi imprese, cooperative sociali, liberi professionisti, scuole superiori ed enti di formazione), su quattro ambiti tematici: lavoro, imprese e opportunità, diritti e doveri, conoscenza e saperi, transizione ecologica.
Dal 2015 a oggi sono state valorizzate le esperienze più significative realizzate da imprese, liberi professionisti, scuole e università, in linea con gli obiettivi indicati dall’Onu con la strategia regionale per l’Agenda 2030.

Dalla prima edizione sono stati candidati oltre 870 progetti. Come per le precedenti edizioni, la Regione darà ampia visibilità ai progetti pubblicando le esperienze raccolte nel volume Innovatori responsabili 2025.

Gli altri riconoscimenti
Sono stati assegnati il Premio speciale “Attrazione dei talenti” andato all’Università di Parma con “DIGICARE. DIGItal Technology and Telemedicine for healthCARE“ e il Premio Cer – Comunità energetiche rinnovabili -assegnato alla Fondazione di Partecipazione Refutura di Novellara (Re) con il progetto “Dalla Comunità per la Comunità: Refutura, Energia ed Inclusione”.
La giuria ha proposto, inoltre, un Premio Scuole che è stato assegnato al liceo scientifico Giacomo Ulivi di Parma e due menzioni vinte dal liceo scientifico “Manfredo Fanti” di Carpi (Mo) e dall’ istituto di istruzione superiore “Luigi Einaudi” di Ferrara.
Il Premio Ged (Gender Equality and Diversity Label) istituto con legge regionale e promosso dall’Assemblea legislativa dell’Emilia, è andato a IMAGE LINE, sede di Faenza, con il progetto CAP4AgroInnovation – Agrifood Edition che dà valore al ruolo delle donne su sostenibilità e digitale, in un settore, quello agricolo, ancora legato al maschile.