La Città metropolitana sostiene la campagna nazionale di iniziativa popolare “Diritto a Stare Bene”, ideata dall’associazione Pubblica ETS per supportare la raccolta firme della proposta di legge “Istituzione della rete nazionale dei servizi per il benessere psicologico”, aperta fino al 10 dicembre 2025. Nella seduta di ieri il Consiglio metropolitano ha infatti approvato a maggioranza un Ordine del giorno presentato dal Gruppo Centro sinistra, che invita il Sindaco a sostenere e promuovere la campagna nazionale di iniziativa popolare “Diritto a Stare Bene”.

Tra le motivazioni che hanno portato a presentare e approvare l’Ordine del giorno, la consapevolezza che la salute mentale sia una tematica di grande attualità, con forte impatto sociale e sanitario. “I dati epidemiologici del dopo pandemia evidenziano infatti un aumento significativo del disagio psicologico e dei disturbi mentali, tra i giovani e gli adolescenti e non solo. – si legge nel testo – La campagna ha suscitato grande interesse pubblico e ha mobilitato moltissimi giovani proprio per la centralità data dalla necessità di mettere a disposizione di tutti e tutte, servizi per rispondere a questi bisogni all’interno del Servizio sanitario nazionale, in modo integrato con i servizi territoriali esistenti e prevedendo la loro presenza nelle Case della Comunità”.

L’Ordine del giorno evidenzia come “gli stanziamenti dedicati al bonus psicologo introdotto nel 2022, ampiamente sottodimensionati rispetto alla domanda”. Ed elenca alcuni dati territoriali, come quelli del Profilo di comunità della Città metropolitana, secondo cui “nel 2023 gli utenti dei Centri di Salute Mentale (CSM) dell’Azienda Usl di Bologna erano 15.681 e quelli dell’Azienda Usl di Imola 2.778; la percentuale tra utenti e popolazione maggiorenne è pari al 2,1% nell’Azienda Usl di Bologna e al 2,5% nell’Azienda Usl di Imola”. E ancora, “nel corso del 2023, nell’Azienda Usl di Bologna, i nuovi casi sono stati 3.932 (pari al 25,1% del totale)”.

Inoltre, nell’ambito del Programma Integrato Disabilità e Salute “gli utenti dell’Azienda Usl di Bologna sono stati 678 nel corso del 2023 e i nuovi utenti sono stati 207 (il 30,5% del totale); nell’Azienda Usl di Imola nel 2023 i nuovi casi sono stati 468 (pari al 16,8% del totale)”. Per quanto riguarda invece i dati relativi agli utenti della NPIA dell’Azienda Usl di Bologna “erano 10.829, a questi si aggiungevano 1.130 utenti del Polo aziendale per Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), per un totale di 11.959 utenti; gli utenti della NPIA dell’Azienda Usl di Imola erano 3.066; la percentuale tra utenti e popolazione minorenne nell’Azienda Usl di Bologna (comprendendo tutti gli utenti NPIA e Polo DSA) è pari all’8,4%; nell’Azienda Usl di Imola è pari al 14,9%”.

Visti i dati riportati e considerando inoltre che “in molte scuole del territorio metropolitano sono attivi da anni servizi di sportello di ascolto rivolti a studenti, famiglie e docenti, con il coinvolgimento di psicologi; nel territorio metropolitano è diffusa una rete di servizi pubblici rivolti al benessere di adolescenti e famiglie gestiti da enti locali, AUSL, Università, ma anche servizi gestiti da privati e associazioni, e tali servizi sono proprio volti a rafforzare il collegamento tra sportelli d’ascolto a scuola e spazi d’ascolto territoriali, per intercettare precocemente i segnali di disagio, saper leggere i comportamenti degli adolescenti, le loro manifestazioni di fragilità e attuare interventi che sappiano coinvolgere ragazzi e ragazze, promuovendo l’empowerment e il loro protagonismo”. È dunque dovere delle Istituzioni intercettare i bisogni e i mutamenti della società e avanzare proposte per rispondere a quei bisogni, anche ponendo all’attenzione del Parlamento e del Governo la tematica del benessere psicologico, affinché il Servizio Sanitario Nazionale possa avere risorse adeguate per adottare opportune strategie.