La Giunta ha approvato nei giorni scorsi l’adesione del Comune al progetto Bologna Città Blu, presentato dell’Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici Bologna, con un investimento di 70mila euro fino al 2027.
Il progetto ha l’obiettivo di rendere la città accessibile e inclusiva per le persone che soffrono di disturbi dello spettro autistico e di neurodivergenze, aumentando la consapevolezza diffusa del fenomeno e promuovendo azioni che favoriscano la promozione del benessere e della qualità di vita in un contesto di inclusione.
La gestione del progetto vedrà la costituzione di una cabina di regia, composto dai referenti dell’Associazione Angsa Bologna, del Dipartimento Welfare e Promozione del Benessere di Comunità e dell’Azienda Usl Bologna, e di un tavolo della governance partecipativa allargato agli Enti del Terzo Settore impegnati nei percorsi di supporto alle persone con diagnosi dello spettro autistico e neurodivergenze e ai loro caregiver.
Verranno realizzate azioni di sensibilizzazione e formazione, rivolte a soggetti che operano in contesti sociali e sanitari ma anche attività commerciali e operatori culturali, per sviluppare maggiore attenzione e competenza nell’accoglienza e nella relazione con persone con diagnosi dello spettro autistico e di neurodivergenze e dei loro caregiver. Il progetto mira così a potenziare l’efficacia della rete territoriale e delle collaborazioni attive e crearne di nuove attraverso la promozione delle relazioni di prossimità e della dimensione comunitaria dei diversi ambiti di vita connessi alla sfera del tempo libero, della cura della salute e delle opportunità culturali per favorire la partecipazione e l’inclusione sociale.
Inoltre, in collaborazione con Camst e Azienda Usl di Bologna, proseguirà l’iniziativa Blu Bassotto, avviata nella primavera di quest’anno, che consiste nell’apertura del bar Bass’otto in via Ugo Bassi una volta la settimana dalle 18 alle 22 per giovani adulti fragili e/o con autismo ad alto funzionamento, al fine di offrire loro un’opportunità per uscite serali animate da un facilitatore esperto di giochi di ruolo da tavolo e da alcuni volontari dell’Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici Bologna. Oltre a continuare l’esperienza, è prevista l’introduzione di un secondo incontro settimanale dedicato a quei ragazzi con maggiori fragilità e medio funzionamento. In questo caso verrà offerta maggiore assistenza educativa e anche un progetto per familiari e caregivers.
A sostegno di queste azioni è prevista l’attivazione di un sportello dedicato, Punto Città Blu, per le attività trasversali di consulenza e accompagnamento, rivolto a genitori e operatori scolastici.
Le famiglie potranno chiedere una consulenza per la gestione quotidiana del proprio bambino / ragazzo oppure richiedere in accordo con la scuola (nel caso di studenti) alcuni momenti di confronto sul percorso educativo del proprio bambino. Per gli adulti sono previsti anche eventuali inserimenti lavorativi e prese in carico laddove la famiglia non ha ancora provveduto.
L’Onu ha proclamato il 2 Aprile “Giornata Mondiale dell’Autismo” per aumentare la consapevolezza riguardo le persone con disturbi dello spettro autistico e promuoverne l’inclusione, la comprensione e l’accettazione da parte di tutti, ed è stato individuato il blu come colore simbolico dell’autismo per rappresentare l’idea di speranza, calma e razionalità, promuovendo la necessità di conoscere meglio questa condizione complessa.
I disturbi dello spettro autistico e le neurodivergenze rappresentano una condizione eterogenea e possono manifestarsi in modo molto diverso nei soggetti che ne sono affetti in cui la specificità delle esigenze e la valorizzazione delle differenze richiedono sostegni e interventi adeguati e mirati nelle diverse fasi di vita.




