È stato inaugurato oggi, mercoledì 3 dicembre, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, l’appartamento che consente a sei ragazzi e ragazze con lieve disabilità di realizzare il desiderio di uscire dalla casa di famiglia e di vivere in autonomia.
Al taglio del nastro della nuova casa, che si trova in via Giulio Cesare, insieme ai sei coinquilini e alle loro famiglie, erano presenti il sindaco di Carpi Riccardo Righi, l’assessora alle Politiche sociali Tamara Calzolari, l’assessore ai Lavori Pubblici Paolo Malvezzi; la dirigente dei Servizi sociali dell’Unione Terre d’Argine Sabrina Tellini, il presidente Ushac Carlo Alberto Fontanesi, gli educatori. All’inaugurazione hanno partecipato anche Luigi Lamma, presidente della fondazione Progetto per la vita, Marianna Carlino, presidente di Adifa, Giorgio Monari, consigliere di Il tesoro nascosto.
Il progetto si chiama “Amare”, nome scelto dai ragazzi stessi che è l’acronimo delle loro iniziali, ed è promosso dai Servizi sociali dell’Unione Terre d’Argine, in collaborazione con Ushac, che garantisce il supporto educativo, e con le famiglie, per rispondere all’esigenza di offrire un’opportunità di vita indipendente, che stimoli capacità e risorse difficilmente esprimibili nel contesto della famiglia d’origine.
L’appartamento, di proprietà del Comune di Carpi, è stato ristrutturato con risorse del Pnrr che finanziano anche il primo periodo di gestione, per un valore complessivo di 357 mila euro (una volta terminati i fondi del Pnrr, i costi saranno coperti da risorse dell’Unione, dall’Azienda sanitaria locale e dalle famiglie).
I ragazzi si sono sperimentati prima negli appartamenti della Casa del sorriso, nel “care residence” Isa Bertolini, e da oggi si trasferiscono in questo nuovo alloggio, arredato a loro misura. Qui avranno la possibilità di sperimentarsi in un percorso di crescita verso l’acquisizione di autonomie e capacità nella cura di sé e della gestione domestica, supportati da un’equipe interdisciplinare (responsabile del progetto, educatori, assistenti familiari, assistente sociale, psicologa), che garantirà una costante osservazione sui singoli ragazzi, ognuno dei quali avrà un proprio progetto di vita. La vera sfida, infatti, va oltre la singola esperienza dell’appartamento e guarda a un possibile nuovo scenario futuro nel quale il focus del welfare sociale non sia solo il bisogno che la persona disabile porta con sé, ma la valorizzazione delle sue capacità e la possibilità di divenire, a sua volta, una risorsa attiva per sé e per gli altri.
Per rafforzare ulteriormente l’autonomia di vita dei ragazzi e favorire il loro inserimento nel mondo del lavoro, Ushac ha creato un ulteriore ramo d’azienda, costituendosi come cooperativa per realizzare un laboratorio di pasta fresca che nascerà al circolo Guerzoni.
Questo nuovo progetto arricchisce l’offerta dei servizi già presenti sul territorio e risponde a una nuova visione della disabilità che coinvolge in modo proattivo non solo i servizi ma anche le famiglie.



