I Consigli delle Unioni dei Comuni della Bassa e della Pianura Reggiana hanno compiuto un passo politico inedito verso il potenziamento dei servizi sanitari, socioassistenziali e di welfare per i propri territori, approvando un Ordine del Giorno congiunto. L’atto è stato approvato a settembre dall’Unione Bassa Reggiana e il 24 novembre scorso dall’Unione Pianura Reggiana, i cui confini riflettono quelli dei distretti sanitari di Guastalla e Correggio.
L’iniziativa, che coinvolge 14 Comuni e circa 130.000 abitanti, mira a definire una strategia di sviluppo condivisa che valorizzi gli ospedali di Guastalla e Correggio e garantisca una maggiore equità e accessibilità alle cure attraverso l’implementazione dei servizi socio-assistenziali presenti sul territorio dell’Area Nord della Provincia.
Ciò costituisce certamente una novità nel panorama locale, con due territori importanti che non intendono agire con logiche campanilistiche ma di cooperazione e sussidiarietà reciproca, figlie di un percorso più ampio portato avanti negli ultimi mesi.

UN PERCORSO DI INTEGRAZIONE E SVILUPPO
Dal 2024, le amministrazioni dell’Area Nord della Provincia di Reggio Emilia hanno avviato un percorso di dialogo politico e istituzionale per integrare le politiche e mantenere un elevato livello di servizi. Questo sforzo si inserisce anche nel solco del “Patto per lo sviluppo della Pianura Reggiana”, firmato l’8 maggio 2025 con Confindustria Reggio Emilia e la Regione Emilia-Romagna, in vista della programmazione europea 2028-2034.
Gli ospedali di Guastalla e Correggio operano già in complementarità e condividono direttori e responsabili in diversi servizi e dipartimenti (come Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, Medicina Legale, Cure Primarie, Dipendenze Patologiche, Salute Mentale, Pediatria di Comunità, Veterinaria). Questa collaborazione è vista come la base di partenza per fare un’ampia ricognizione dei servizi sanitari e socio-assistenziali presenti e su questo far maturare nuove opportunità di qualificazione, potenziamento e incremento della rete dei servizi.
L’obiettivo è quello di offrire un ampio spettro di prestazioni e anche eccellenze di richiamo sovra-provinciale, alleggerendo al contempo l’Arcispedale Santa Maria Nuova del Capoluogo, e cercando di dare il più possibile prestazioni entro i confini dell’Area Nord per i cittadini che vi abitano.
Si stima un potenziale bacino d’utenza di oltre 300.000 abitanti, inclusi cittadini di Province e Regioni limitrofe.
LE PROPOSTE CHIAVE
L’Ordine del Giorno, approvato da entrambe le Unioni di Comuni, impegna i Presidenti e i Sindaci a promuovere il dialogo con la Regione Emilia-Romagna, la CTSS (Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria) e l’Azienda Sanitaria Locale. In particolare, si chiede di:
- Attivare al più presto il percorso istituzionale per definire un nuovo Piano Attuativo Locale (PAL) da parte della CTSS, ove i Comuni dei due Distretti si impegneranno a far emergere in modo congiunto esigenze e proposte.
- Sollecitare un ragionamento strategico e condiviso sul futuro dei servizi sanitari, attraverso un tavolo di confronto permanente con Regione, CTSS e Azienda Sanitaria Locale, con una forte attenzione alla nuova architettura dei servizi sanitari e sociosanitari sui territori, ridisegnata dal PNRR e dal D.M. 77/2022, che punta alla capillarità e vicinanza al cittadino.
- Focus sull’Ospedale di Guastalla: promuovere la qualificazione del percorso nascita e la costruzione di un “percorso virtuoso legato alla natalità”.
- Focus sull’Ospedale di Correggio: individuare una soluzione sostenibile per la nuova ubicazione del Centro Provinciale Diagnosi e Cura, destinando gli spazi resi liberi all’istituzione dell’Ospedale di Comunità (OSCO), di cui il Distretto di Correggio deve essere dotato.
Il percorso condiviso dei due Distretti permetterà di presentare una lettura maggiormente funzionale e integrata delle esigenze territoriali in sede provinciale e regionale. L’obiettivo primario è incrementare le garanzie del diritto alla salute e di accesso alle cure per i cittadini.



