Davide Fornaciari

I risultati del Programma Nazionale Esiti (PNE) 2024 presentati nei giorni scorsi dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) vedono l’Azienda USL IRCCS di Reggio Emilia annoverata con livello molto alto nell’ambito della chirurgia oncologica e in quello delle gravidanze e dei parti.

In particolare, nel primo, l’IRCCS in tecnologie avanzate di Reggio Emilia centra 7 indicatori su 7, di cui 3 relativi a interventi per tumore maligno della mammella, 2 per tumore al polmone, 2 per tumore a del colon. A essere misurati sono il numero dei ricoveri, la mortalità a 30 giorni, il reintervento entro 120 giorni dal precedente, la ricostruzione in interventi demolitivi (mammella).

Nell’area ostetrico-ginecologica, l’Arcispedale Santa Maria Nuova centra 4 indicatori su 4: volume di parti, loro proporzione con taglio cesareo primario oppure vaginale in donne con pregresso taglio cesareo, proporzione di episiotomie (incisione del perineo) in parti vaginali.

In ottica provinciale, valori elevati sono presenti anche in ambito di chirurgia generale al Santa Maria Nuova e negli ospedali provinciali.

Importanti livelli nella specialità cardiocircolatoria per tutte le sedi aziendali – con gli ospedali di Guastalla e Montecchio nei primi 5 posti su sopravvivenza a infarto miocardico acuto – grazie alla collaudata sinergia che la rete cardiologica provinciale ha sviluppato in questi anni.

“È l’esito del lavoro compiuto in termini di utilizzo efficiente di tutte le sale operatorie degli ospedali del presidio provinciale e di reti professionali nelle varie sedi dell’azienda sanitaria” commenta con soddisfazione il Direttore generale Davide Fornaciari “con particolare attenzione all’abbattimento dei tempi di attesa e all’utilizzo di strutture di prossimità per i cittadini. Siamo molto orgogliosi del lavoro svolto dai professionisti nelle diverse specialità, risultato di impegno quotidiano, formazione continua, collaborazione multiprofessionale, studio e ricerca”.

Il PROGRAMMA NAZIONALE ESITI

Con l’edizione 2025, il PNE rinnova il suo impegno nel misurare e raccontare la qualità dell’assistenza erogata in Italia, offrendo a cittadini, operatori, istituzioni e decisori pubblici una fotografa sempre più chiara e utile per orientare le politiche sanitarie. Il programma rappresenta uno strumento concreto di miglioramento attraverso strumenti e metodologie messi a disposizione di policy maker, manager e professionisti sanitari per intraprendere percorsi virtuosi.

Il Rapporto è frutto di un lavoro corale che ha coinvolto AGENAS, le Regioni e Province Autonome, il Ministero della Salute, enti nazionali, network scientifici e rappresentanze civiche, che hanno condiviso la visione di un Servizio Sanitario Nazionale più equo e orientato alla qualità. Dieci anni dopo l’emanazione del DM 70/2015, questa edizione assume un valore particolare: rappresenta l’occasione per fare il punto su un periodo di trasformazioni profonde, in cui il sistema sanitario ha affrontato sfide straordinarie – dalla pandemia all’introduzione di nuove tecnologie – mantenendo fede al suo obiettivo di garantire cure eque, universali e di qualità.