Un punto di ascolto e presa in carico per le persone senza dimora, per costruire percorsi di accesso alla rete dei servizi sociali e fornire un aiuto a chi vive in strada. Si tratta del servizio promosso dal Comune di Reggio Emilia e aperto da lunedì 22 dicembre in strada del Vescovado 2, dedicato alle persone che vivono in condizioni di fragilità estrema. Uno spazio di accoglienza e inclusione dove, grazie alla presenza di professionisti con competenze diverse, viene fornito un primo ascolto finalizzato a un inquadramento della situazione e all’eventuale presa in carico delle persone senza dimora che presentano problematiche sociali per le quali è utile un confronto con un punto di accesso alla rete dei servizi.

Lo sportello – indirizzato alle persone con residenza fittizia (cioè virtuale, ma che garantisce la fruizione dei diritti basilari a chi vive senza dimora) in piazza Prampolini 1 o senza residenza sul territorio del Comune di Reggio Emilia – è gestito dalla cooperativa San Giovanni Bosco e dalla Caritas e prevede la presenza di figure diverse e complementari tra cui assistenti sociali, educatori e psicologi dedicati. Proprio la presenza degli assistenti sociali permette, nel caso di problematiche complesse di pertinenza dei servizi sociali, di costruire con la persona o con il nucleo famigliare che si rivolge al servizio un progetto di aiuto condiviso, anche attraverso il coinvolgimento di altre risorse del territorio. La contiguità con gli spazi della Mensa del Vescovo offre inoltre la possibilità di intercettare, con un approccio di prossimità, anche quelle figure più fragili, più difficili da agganciare o che con maggior fatica si rivolgono a servizi strutturati.

Lo sportello di primo ascolto prevede l’accesso libero al lunedì, al mercoledì e al venerdì dalle 9.30 alle 12.30, mentre nei pomeriggi di martedì e giovedì è possibile accedere su appuntamento.

Gli appuntamenti vanno richiesti telefonicamente al numero 353/4936567 (anche whatsapp), con reperibilità il martedì e il giovedì dalle 14.30 alle 16.30, o via mail scrivendo a accoglienzasedecentrale@comune.re.it

Stiamo assistendo all’emergere di marginalità sempre più complesse e di nuovi bisogni e come Amministrazione – insieme ai tanti partner con cui lavoriamo come Caritas, Ausl, i soggetti del privato sociale e delle associazioni – siamo quindi chiamati a mettere in campo servizi diversificati e di prossimità per stare accanto alle persone fragili – dice l’assessora alla Cura delle persone Annalisa Rabitti – Nel programma di mandato abbiamo ribadito l’importanza di servizi di vicinanza ai bisogni dei cittadini e questo Sportello va proprio in questa direzione, per essere accanto anche a chi non riesce ad accedere ai servizi attraverso i canali più strutturati, come i Poli territoriali”.

Il servizio si inserisce nella più ampia offerta di accoglienza abitativa, prestazioni e beni per le persone che vivono in condizioni di grave emarginazione, in collaborazione con Ausl, Caritas, realtà del privato sociale e del volontariato, con le quali è attivo un Tavolo di coordinamento stabile e operativo che si ritrova periodicamente. Un lavoro di rete fondamentale, che prevede incontri a cadenza mensile per monitorare e attivare in maniera tempestiva azioni e servizi per le persone senza dimora, in particolare in concomitanza con la stagione invernale e l’arrivo di temperature più rigide. Per l’accoglienza invernale 2025/2026 sono 70 i posti letto per l’accoglienza delle persone in situazione di grave emarginazione, all’interno del dormitorio, della Casa albergo comunale, degli alloggi protetti e dell’accoglienza in housing led: a questi si aggiungono quelli messi a disposizione dalla rete cittadina del volontariato e del terzo settore sull’intero territorio provinciale, in maniera continuativa durante l’anno, tra cui Caritas, parrocchie, associazioni e privati cittadini.

Tra i servizi che l’Amministrazione comunale mette in campo c’è inoltre il Pronto intervento sociale (Pris), il servizio di emergenza attivo 24 ore su 24 e composto da assistenti sociali e educatori per persone che presentano bisogni indifferibili ed estrema vulnerabilità sociosanitaria.

È inoltre confermata anche quest’anno, in collaborazione con Caritas, la distribuzione di beni acquistati dal Comune per un valore di 140mila euro, tra cui kit di abbigliamento invernale per uomo e donna, con diversi indumenti tra cui scarponi invernali, felpe, giacconi, cappelli, scaldacollo, guanti e maglie termiche, di biancheria da uomo e da donna e kit emergenza freddo con sacchi a pelo, materassini, coperte monouso, poncho e zaini, oltre a torce e borracce. A questi si aggiungerà, a partire dalle prime settimane del 2026, la distribuzione di prodotti per l’igiene intima (assorbenti, fazzoletti, dentifrici e spazzolini, sapone liquido, shampoo, deodoranti e salviette) e kit sanitari.

Fondamentali sono poi gli interventi di prossimità nel contesto di strada che, oltre ai materiali di prima necessità, offrono ascolto e aggancio, favorendo la creazione di legami propedeutici all’accesso ai servizi socio sanitari. Questi interventi si sostanziano in uscite serali e diurne dell’Unità di strada per monitorare, incontrare, ascoltare i disagi vissuti dalle persone senza dimora, con distribuzione, in caso di bisogno, di sacchi a pelo e di generi di conforto.