Proponiamo un reddito sociale che sostenga il sempre più diffuso precariato. Che assicuri un’esistenza libera e dignitosa. Una forma di sostegno che garantisca l’accesso al consumo di beni e servizi basilari, la cultura, la mobilità, l’alloggio, i servizi minimi e il credito.
Siamo ormai in presenza di una generazione di precari, incapaci e impossibilitati a gestire la propria economia una generazione di giovani e meno giovani che, non potendo accedere ai mutui bancari, non possono mettersi in proprio. Ci sono oggi purtroppo troppi lavoratori che vivono solo gli aspetti deteriori della flessibilità in un distretto ceramico dove le possibilità di lavoro non ci sono piu’ come in passato.
Chi è incerto sul lavoro purtroppo non è in condizione di partecipare corretamente allo sviluppo della società, ossia del paese.
Questa nostra proposta vuole garantire forme di reddito a disoccupati, precari, intermittenti, pensionati. E’ una soluzione , un modo per dare respiro e dignità a queste categorie.
Una politica del reddito sociale potrebbe dare molto piu’ fiducia e credibilita’ al distretto ceramico, ma soprattutto potrebbe eliminare la paura sociale di trovarsi dalla sera alla mattina a mani vuote.
Piccinini Ivano-“Conto Anch’io a Sassuolo”