Dichiarazione dell’assessore provinciale all’Ambiente Emanuele Burgin sulla segnalazione di inquinamento sul fiume Setta.

“A seguito delle segnalazioni denunciate da Legambiente su fenomeni di inquinamento nel Setta – segnalazioni che abbiamo appreso solo dalla stampa – questa mattina ho inviato sul posto la Polizia Provinciale. A Vado, nei pressi del depuratore comunale, gli agenti hanno effettivamente rilevato un grave sversamento di liquami di fogna provenienti da abitazioni civili.
L’origine sta in una vasca di cemento, forse di decantazione, da cui parte una condotta che invece di confluire al depuratore scarica direttamente in
Setta, con il classico odore di fognatura. Ne abbiamo dato subito comunicazione all’ARPA perché approfondisca le analisi, mentre la Polizia
Provinciale prosegue le indagini per identificare i responsabili e per accertare da quanto tempo lo sversamento è in atto.
La denuncia di Legambiente, almeno per come riportata dalla stampa, sembra tuttavia tale da far temere fenomeni di dimensione molto più ampia. Noi riteniamo invece che l’episodio, per quanto grave, non debba essere generalizzato. I nostri fiumi sono infatti tenuti sotto controllo con
analisi molto accurate che ARPA esegue ogni mese, nel caso del Setta precisamente a Ponte Giordani: se le analisi avessero rivelato anomalie, ne avremmo subito avuto comunicazione. Poco più a valle poi c’è la presa dell’impianto di potabilizzazione, e lì la qualità dell’acqua Hera la
controlla praticamente in continuo.
Poiché comunque l’obiettivo di migliorare la qualità dei nostri fiumi è per noi prioritario, abbiamo anche in previsione importanti opere che, nei
prossimi anni, contribuiranno certamente a migliorare la situazione: il depuratore della Gardelletta sarà realizzato nel 2007, mentre il Collettore Vado-Sasso, un’opera del valore di oltre 2.400 euro, entrerà in funzione a fine 2008. Quanto infine al divieto di balneazione, non c’è alcun motivo di sorpresa. Tutti i fiumi della nostra regione sono in queste condizioni, ed
in specifico, per il Setta, il divieto, in vigore da vent’anni, è motivato dall’esigenza di tutela dell’uso idropotabile, visto che poco più a valle
c’è l’impianto di Hera.
Desidero comunque esprimere l’apprezzamento per l’attenzione e la tempestività dimostrata da Legambiente che ci ha consentito di intervenire
subito”.