In merito a quanto pubblicato in questi giorni dalla stampa sulla vicenda della bambina Anna Giulia, il Comune interviene con una ricostruzione del ruolo dei Servizi sociali del Comune di Reggio e dei differenti compiti istituzionali.

Il Servizio sociale del Comune di Reggio Emilia opera rispettando le decisioni dei giudici del Tribunale per i Minorenni. Il ruolo professionale svolto dall’Assistente sociale è quello di sostenere e aiutare le famiglie a uscire da situazioni difficili e problematiche, attraverso una stretta collaborazione con i Servizi sanitari dell’Ausl; talvolta, quando nell’interesse del minore, l’autorità giudiziaria ritiene che i genitori non siano in grado di garantire le necessarie condizioni di sicurezza e tutela, dispone che i bambini vengano temporaneamente allontanati dalla famiglia.

L’intento non è certo quello di sottrarre i bambini ai loro genitori, né di “punire” questi ultimi per le difficoltà che vivono, bensì di tutelare i soggetti più deboli e indifesi della società e al contempo garantire alle famiglie la possibilità di effettuare un percorso di recupero delle competenze genitoriali.

Si sottolinea che il Servizio sociale sostiene e favorisce la relazione tra genitori e figli, garantendo gli incontri in forma protetta, disposti dal Tribunale per i Minorenni, e che è peculiarità della professione e mandato istituzionale esprimere un parere tecnico sulla qualità delle relazioni e sulle risorse dei genitori.

Il Servizio sociale, in collaborazione con l’Ausl, anche nella situazione di Anna Giulia, ha effettuato valutazioni tecniche sui familiari di riferimento su richiesta del Tribunale stesso, che ha potere decisionale. Le relazioni di Servizio sociale sono state trasmesse all’autorità giudiziaria, il cui accesso è possibile attraverso la cancelleria del Tribunale competente.

Si precisa che tutte le informazioni e le preoccupazioni dei nonni relative al periodo precedente all’inserimento in comunità sono state riportate all’interno delle segnalazioni al Tribunale e sono oggetto di analisi e confronto tra i professionisti coinvolti.

Il Tribunale per i Minorenni ha ripetutamente disposto la collocazione presso la Comunità educativa e il Servizio sociale territoriale ha agito all’interno di tale mandato, riferendo puntualmente sull’evoluzione della situazione.

Nel marzo scorso, il Giudice tutelare ha nominato all’ufficio di Tutore l’avvocato Sabrina Tagliati disponendo la revoca al Comune. Inoltre il Tribunale per i Minorenni di Bologna, dall’aprile scorso, ha nominato un Consulente tecnico d’ufficio (Ctu) al fine di procedere ad una nuova valutazione della situazione. Il Servizio sociale pertanto, come disposto dal Tribunale, è in attesa di tali valutazioni.