Dei 5 treni notti che fermavano a Reggio Emilia nel 2011 (e “sottratti” dal dicembre 2011 a giugno 2012) solo uno è stato ripristino. E’ il treno intercity notte n. 755 Milano-Lecce, l’unico che dal giugno del 2012 “riferma” nella stazione di Reggio Emilia (ore 22,13).

Come ricorderete nei mesi scorsi le associazioni dei circoli lucani, calabresi e campani avevano dato vita a numerose proteste contro la decisione di Trenitalia di sospendere alcuni treni notte da e per il Sud. In particolare lamentavano l’eliminazione delle fermate nella stazione di Reggio Emilia per 5 treni notte con direzione Sud.

Avevano dato vita ad una mozione d’iniziativa popolare approvata a larga maggioranza in consiglio comunale nel mese di maggio e che impegnava sindaco e giunta a creare un tavolo di lavoro con altri soggetti per incidere sulle decisioni di Trenitali.

L’obiettivo era di ripristinare le fermate nella stazione di Reggio Emilia di 5 treni notti diretti al sud (3 verso la Puglia e la Basilicata) e due con direzione (Campania e Calabria).

Sono passati i mesi e le associazioni firmatarie della mozione non sono state né contattate e né risultano riunione operative organizzate per influenzare la decisione di Trenitalia.

Usciti i nuovi orari dei treni in vigore fino all’8 dicembre 2012 possiamo dire di aver ottenuto una vittoria di Pirro per la stazione di Reggio Emilia. Dei 5 treni notte solo uno ha ripristinato la fermata, quindi, parzialmente risolto il problema per gli emigranti pugliesi e lucani; risposta negativa ai campani e calabresi. Si continuerà, per andare a Napoli, a prendere il treno per Parma aspettare un paio d’ore in stazione e poi salire su un treno che passerà da Reggio Emilia senza fermarsi con direzione Napoli. Nella migliore delle ipotesi, per tutti, bisognerà andare alla stazione di Bologna dove confluiscono i viaggiatori verso sud dell’Emilia Romagna e sperare di trovare almeno un posto a sedere (magari in corridoio).

Non ha avuto vita facile anche lo storico treno Crotone – Milano ancora una volta non confermato. Questa situazione ha nei fatti isolato completamente la Calabria dal resto dell’Italia (i viaggiatori, in assenza di treni diretti, sono obbligati a prendere i treni ad alta velocità nelle stazioni di Napoli o Roma).

Brava Trenitali, quello che non è riuscito a fare la Lega l’hai fatto tu: dividere in due la nazione. Unico obiettivo resta quello di dirottare migliaia di viaggiatori del sud sui treni ad alta velocità per incassare il dopo rispetto ai vecchi treni notte a lunga percorrenza.

Per noi reggiani, visto che il “San Gennaro di turno” non si è mosso, non ci resta che sperare in un miracolo di “San Calatrava”; a stazione terminata chissà che qualcuno di questi treni vorrà fermarsi.

P.S.: per chi vuole accontentarsi ringrazi il cantante Ligabue. La notte del concerto al campo volo per i terremotati dell’Emilia (22 settembre) avremo addirittura 3 treni che partiranno dalla stazione di Reggio per il sud: che f…..! (ore 00.10 E901 direzione Reggio Calabria; ore 00.23 – E837 con direzione Napoli/ Lecce; ore 00.38 – ICN785 direzione Crotone).

(Donato Vena, Presidente del Circolo Lucano di RE)