Sono passati 70 anni dalla Resistenza e dalla guerra di Liberazione, ma il ricordo è ancora vivo in quanti vi parteciparono e, seppur in forma indiretta, in tutti coloro che non vi hanno preso parte, ma tengono nella massima considerazione i valori su cui si fonda la nostra democrazia. Il Comune di Casalgrande, con il programma di iniziative per celebrare quest’anniversario si rivolge a loro, ma anche a quelli che non sanno, minimizzano, relativizzano la storia o si trincerano dietro il passare del tempo.

Si parte il 27 gennaio, Giorno della Memoria, con “Muri, prima e dopo Basaglia”, spettacolo in cartellone al Teatro De André che affronta lo spinoso tema dei manicomi. Camicie di forza, somministrazione in dosi massicce di psicofarmaci, lobotomia, elettroshock, questa era la vita di un internato.

Si prosegue il giorno successivo, 28 gennaio, con la proiezione per le scuole medie del film “La chiave di Sara”, che affronta un episodio poco noto della Shoah durante l’occupazione nazista di Parigi: il rastrellamento del Velodromo d’Inverno.

Invece il 6 febbraio, nel contesto della rassegna “Teatro e legalità”, si svolgerà la conferenza-spettacolo “Mio fratello Peppino” di Giovanni Impastato, che racconta la vera storia di un’icona della lotta alla mafia, assassinato nel 1978, ma anche la storia dei suoi compagni, la nostra storia, piena di fatti e di gioie, ma irta di spine, di chi non si rassegna a essere un semplice strumento, ma pretende di lasciare una traccia visibile del suo passaggio. Alle ore 21 nella Sala espositiva Incontro.

Si passa quindi al 7 marzo, Festa della Donna, con il balletto classico “Le eroine della danza” della Compagnia Liliana Cosi e Marinel Stefanescu, con musiche di Ciaikovskij, in programma alle ore 21 al Teatro De André. E restando sullo stesso tema il mattino seguente, alle ore 10, presso la Sala espositiva, inaugurerà la mostra fotografica “Storie di donna”, a cura del circolo fotografico di Casalgrande “il Torrione”. Solo un’ora di tempo, poi tutti a Salvaterra, dove si svolgerà la cerimonia d’intitolazione alle staffette partigiane del parco di via Canalazzo.

Ma è solo l’inizio: il 17 marzo ore 21 al Teatro De André avrà luogo lo spettacolo dialettale “Bim bam bom, som na masa ed campanoun” a cura della Compagnia Teatro Nuovo di Scandiano, con Rina Mareggini.

Quindi nei giovedì di aprile ci sarà una serie di conferenze a cura dell’Università del tempo libero dal titolo “L’Italia nella tragedia della seconda guerra mondiale”. Si comincia il 9 aprile alle ore 15.30 con “Soldati allo sbaraglio: la fallimentare guerra parallela”. Si continua il 16 aprile ore 15.30 con “La mia fuga dall’Istria”, una testimonianza di Tito Delton. Ancora il 23 aprile ore 15.30 “L’invasione del suolo nazionale e la caduta del fascismo”, con il prof. Fabrizio Solieri. Infine, col medesimo relatore, il 30 aprile ore 15.30, “La resistenza, la fine della guerra e la difficile ricostruzione”.

Il 23 aprile si entra nel cuore delle celebrazioni con “Un nome che fa paura”, il significato della Liberazione dal nazifascismo attraverso le parole di De André. Ore 21 nel teatro omonimo. A seguire il 24 aprile alle ore 20.30 “Casalgrande 1945: 70 anni di Resistenza”, rievocazione storica itinerante a cura di MaMiMò. Nel medesimo contesto avrà luogo l’inaugurazione della mostra “Come potevamo noi Cantare”, a cura dell’Istituto comprensivo di Casalgrande e della Mikrokosmos Orchestra.

Ed eccoci finalmente al 25 aprile. Alle ore 10 si svolgeranno le celebrazioni istituzionali alla presenza delle autorità locali. Seguirà alle ore 13.20 “La Casalgrande liberata”, con transito e sosta di veicoli corazzati e figuranti in abiti d’epoca a rievocare la liberazione di Casalgrande. Infine, alle ore 21, al Teatro De André, “Chiamata alle Arti”, spettacolo teatrale a cura di Quinta Parete.

Pochi giorni dopo, il 28 aprile, sarà la volta di “Suoni e semitoni”, canzoni e racconti a cura del Cepam di Reggio Emilia. Altro appuntamento, altra festa, il 1° maggio alle ore 12.30 con i Cappelletti della Resistenza, un pranzo nei circoli del territorio.

Infine la programmazione estiva: le domeniche di luglio, nei parchi del territorio, “Una storia d’Imelda”, interi pomeriggi con i burattini della compagnia Fema teatro, un contributo al mantenimento e alla difesa della memoria resistente, in collaborazione con Anpi Casalgrande.

Dichiara il Sindaco Alberto Vaccari: “Il 70° Anniversario della Resistenza e della Liberazione rappresenta un’occasione importante per riflettere sulla storia locale e nazionale, in particolare sugli eventi che hanno segnato la fine del fascismo e dell’occupazione nazista, portando successivamente alla Repubblica. Da parte dell’Amministrazione c’è un chiaro impegno per il mantenimento della Memoria. Una generazione ha lottato per trasformare il paese. Quelle successive, che hanno ricevuto in dono la democrazia, hanno il dovere di difenderlo, ma non si possono preservare le conquiste ottenute senza conoscere il percorso che ha portato al loro ottenimento”.

Di uguale parere l’Assessore alla cultura Silvia Taglini, che dedica il programma delle iniziative a tutti quelli che credono in questi valori, perché queste convinzioni ne escano rafforzate, e a tutti gli scettici perché possano ricredersi. Ai primi e ai secondi per festeggiare tutti assieme un appuntamento importante della nostra Storia.