Mirko-TutinoIeri, giovedì 11 febbraio, abbiamo incontrato i rappresentanti dei due comitati che nel 2015 si sono espressi sulla viabilità del quartiere di San Prospero Strinati. L’incontro è stato convocato per esaminare i risultati di un monitoraggio effettuato sul traffico nel corso del mese di novembre 2015, con l’obiettivo di raccogliere pareri e valutazioni sull’assetto adottato con i provvedimenti entrati in vigore a settembre.
Va ricordato che nel periodo marzo-agosto 2015 era stata effettuata una sperimentazione che, con la chiusura di via Ferravilla (unita a quella di via Modena già operata alcuni anni fa), ha separato la parte storica di San Prospero da quella di più recente costruzione, eliminando totalmente il traffico di attraversamento dalle vie più strette. A seguito di oltre dieci incontri svolti con i due comitati, e a seguito di una consultazione che ha coinvolto oltre 400 cittadini svoltasi nel corso dell’estate, si è deciso di riaprire le strade disincentivando il traffico di attraversamento attraverso una riorganizzazione dei sensi di circolazione.
Dopo cinque mesi, sia alla luce dei pareri raccolti nel quartiere, sia sulla base dei numeri emersi con la rilevazione di novembre, il Comune si ritiene complessivamente soddisfatto dei risultati raggiunti. I risultati, infatti, segnalano una riduzione del 15% sul traffico di attraversamento esistente a novembre 2014, e in quasi tutte le vie si è ottenuta una migliore distribuzione dei flussi. Emerge una sola criticità: la crescita del traffico su via Modena e via Zago che — pur mantenendo un numero di auto di passaggio comparabile con altre strade di quartiere della città, e pur avendo un flusso spalmato in maniera omogenea su tutta la giornata — sono strade a senso unico e con diversi passi carrai. Il Comune si è quindi impegnato a intervenire su queste vie per ridurre la velocità, migliorare la protezione dei pedoni e disincentivare ulteriormente il traffico, mantenendo tuttavia l’attuale assetto viario del quartiere.
Siamo consapevoli che la scelta assunta a settembre, coerente con quasi il 90% delle espressioni ricevute dai cittadini di San Prospero, non è condivisa da tutti e, in un quadro complessivamente migliorato su quasi tutte le strade, ha incrementato i passaggi su due vie interne del quartiere. Anche se i dati non sono dissimili da quelli di altre zone della città, contrasteremo l’incremento con alcuni interventi sulle sedi  stradali, con l’obiettivo di migliorarne ulteriormente la sicurezza. Tuttavia l’attuale assetto deve essere considerato come quello definitivo. A San Prospero — un quartiere che risente di una progettazione urbanistica che nei passati decenni ha generato i problemi di viabilità di questi anni — le sperimentazioni sono finite.