Una tartaruga carnivora (Chelydra
serpentina), pericolosa per l’ uomo perche’ se minacciata puo’
infliggere serie morsicature, e’ stata catturata nel modenese,
vicino ai laghi Curiel di Campogalliano.
Il rettile, che pesa una decina di chili e ha una lunghezza
becco-coda di 90 centimetri, e’ stato recuperato dai Vigili
dell’ assessorato risorse faunistiche della Provincia di Modena
e trasferito al Centro recupero tutela e ricerca fauna esotica e
selvatica di Monte Adone.


Negli ultimi cinque anni gli esemplari di tartarughe
carnivore provenienti dal modenese sono stati una decina, e
quello ritrovato a Campogalliano e’ il secondo del 2001. In
genere si tratta di rettili abbandonati dai proprietari, che
quando comprano o vincono piccole tartarughe non ne accertano la
specie, salvo poi disfarsene quando diventano ingombranti e
difficili da accudire. La Chelydra serpentina e’ diffusa nel
nord America, in tutta l’ area occidentale dal confine con il
Canada fino al Golfo del Messico, e in cattivita’,
iperalimentata, puo’ raggiungere anche i 35 kg di peso. I suoi
morsi lasciano il segno perche’ ha un becco potente e per
mordere e’ in grado di proiettare il lungo collo (da cui il nome
di ‘serpentina’).
A parte gli eventuali danni all’ uomo, la Chelydra e’ dannosa
per l’ ambiente, perche’ mette in serio pericolo la
sopravvivenza delle testuggini locali (la testuggine d’ acqua
dolce europea, la Emys orbicularis), che rischiano di
scomparire, perche’, come tutte le ‘colleghe’ esotiche, e’ piu’
forte e capace di conquistare territori e cibo migliori. In
Italia arrivano ogni anno dagli Stati Uniti un milione di
tartarughine e, fra queste, una quota tra le 30 e le 50 mila
finisce nel modenese.