La Commissione unica del farmaco, sulla base della legge 405 del 2001, ha indicato un elenco di 156 farmaci che prima erano completamente gratuiti e oggi potrebbero non esserlo piu’. Le Regioni devono infatti decidere se e in che modo i cittadini li devono pagare. Molte Regioni hanno scelto la strada della reintroduzione dei ticket.
L’Emilia-Romagna ha fatto una scelta diversa: 60 farmaci dell’ elenco continueranno a rimanere completamente gratuiti per i cittadini perche’ ritenuti essenziali.

E’ questo il dato
fondamentale che emerge dalla delibera approvata dalla Giunta
regionale che entrera’ in vigore lunedi’ prossimo.
Il provvedimento della Regione – informa una nota della
Giunta – e’ teso a contenere la spesa farmaceutica ma anche a
salvaguardare la qualita’ della cura, gravando il meno possibile
sulle tasche dei cittadini. Per fare questo, un apposito gruppo
tecnico regionale ha passato al vaglio i 156 farmaci individuati
dalla Cuf e ha deciso che 60 di questi sono ancora ‘essenziali’,
quindi gratuiti per i cittadini. Si tratta di farmaci utilizzati
per patologie croniche o ricorrenti per i quali non esistono
alternative possibili tra quelli rimborsabili, e di specialita’
con efficacia clinica rilevante. E’ il caso ad esempio degli
antibiotici iniettabili di ultima generazione (cefalosporine),
molto costosi (il ticket puo’ superare i 40 euro), ma che in
alcune malattie come la polmonite rappresentano l’ unica arma di
difesa. Gli altri 96 farmaci, considerati non essenziali,
saranno anche in Emilia-Romagna a pagamento. Si tratta tuttavia
– precisa la Regione – di farmaci a basso costo, usati per la
cura di disturbi minori, e che spesso hanno sul mercato principi
attivi equivalenti gratuiti.
La lista dei farmaci completa e’ consultabile su Internet
all’ indirizzo www.regione.emilia-romagna.it. E’ disponibile
anche il numero verde 800-662200. Domenica prossima, in
concomitanza con l’ entrata in vigore del provvedimento, uscira’
anche una campagna di annunci sui principali quotidiani.