Arrivera’ giovedi’ in Consiglio dei ministri la richiesta della Regione Emilia-Romagna di estendere la dichiarazione di stato di emergenza per calamita’ naturali, gia’ concessa nei giorni scorsi alla Lombardia e al Piemonte, anche ai Comuni di Zola Predosa, Casalecchio di Reno e Bologna-Borgo Panigale per il nubifragio che ha colpito sabato pomeriggio la provincia di Bologna.


La richiesta, che interessa anche i comuni di Crevalcore (Bologna) e San Felice sul Panaro (Modena) per le precipitazioni del 9 maggio, nonche’ le coste regionali per i fenomeni di spiaggiamento dei detriti portati dal fiume Po in piena, e’ stata votata dalla Giunta regionale, su proposta dell’ assessore alla difesa del suolo e della costa e alla protezione civile Marioluigi Bruschini, nella seduta odierna. La Giunta ha anche deciso di anticipare un primo stanziamento per far fronte agli interventi piu’ urgenti di 250 mila euro.
Complessivamente una prima stima dei danni parla di circa 15 milioni di euro, di cui 8 nel comune di Zola Predosa, 3 in quello di Casalecchio, 2,5 nel comune di Bologna e 1,5 per quanto riguarda i danni ai canali del reticolo idrografico.
”Quello verificatosi þ ha detto l’ assessore – e’ un evento del tutto eccezionale e assolutamente non fronteggiabile con intervento di carattere preventivo”. Riferendosi agli interventi d’ emergenza compiuti sulle aree colpite, Bruschini ha in particolare espresso apprezzamento per la ”prontezza e la velocita’ della Protezione civile regionale, dei Vigili del Fuoco, delle Istituzioni e del Volontariato (ben 120 quelli accorsi), che ha permesso di contenere i danni materiali evitando quelli alle persone”. ”Decisamente buono” per l’ assessore regionale anche il livello di collaborazione tra tutte le istituzioni coinvolte.
Il forte nubifragio ha colpito nel tardo pomeriggio di sabato i Comuni di Bologna, Casalecchio di Reno, Sasso Marconi, Monte San Pietro, Zola Predosa, Crespellano, Anzola e Calderara di Reno. Da una prima valutazione si puo’ parlare di 100 mm di pioggia caduti con intensita’ anche molto elevate e in un arco di tempo ristretto, con punte massime nel comune di Zola. La precipitazione, gia’ di per se’ molto elevata, si e’ verificata dopo che, nella settimana precedente, l’ intera zona era gia’ stata oggetto di piogge di media entita’, di circa 50 millimetri, di cui quasi la meta’ nelle precedenti 48 ore.
Questa concomitanza – secondo gli esperti – ha sicuramente contribuito a rendere piu’ gravi gli effetti al suolo, mettendo in crisi la rete fognaria e di scarico delle acque piovane e provocando l’ esondazione del torrente Ghironda a Ponte Ronca di Zola Predosa.
Il nubifragio ha provocato l’ allagamento di aziende industriali e commerciali, abitazioni civili e danni alla rete viaria. Sono stati infatti interrotti l’ asse attrezzato, lo svincolo autostradale a Casalecchio, la statale Emilia, la Porrettana e la Bazzanese. Sono ancora interrotte alcune strade comunali a Zola Predosa. In particolare alla rotonda Togliatti, alla periferia di Bologna, circa 50 automezzi sono rimasti intrappolati e sommersi dalle acque piovane e gli occupanti sono stati tratti in salvo dai vigili del fuoco.