Un operaio edile tunisino di 31 anni – B. D. S., abitante a Sassuolo, nel modenese – è stato arrestato dai Carabinieri per violenza sessuale, sequestro di persona e lesioni personali nei confronti di un collega italiano di 20 anni, che vive sempre a Sassuolo, insieme ai genitori.

Ieri sera i due operai (entrambi lavorano in un cantiere a Maranello) si sono incontrati in un bar e successivamente il tunisino ha offerto un passaggio in auto all’ amico per riportarlo a casa. Invece si è diretto verso Casalgrande (Reggio Emilia), si è fermato con la vettura in una zona appartata e lo ha violentato. Ha anche minacciato e ferito il
ragazzo con un coltello, poi gli ha consegnato 200 euro, per “pagare” il suo silenzio. Ma il giovane ha deciso di raccontare tutto ai genitori e insieme a loro, verso l’ una di notte, si è recato al pronto soccorso dell’ ospedale di Sassuolo, dove gli
sono state riscontrate ferite da arma da taglio, lividi ed ecchimosi. I Carabinieri, avvisati dai sanitari, si sono quindi recati all’ abitazione del tunisino e lo hanno arrestato.