Anche le vie respiratorie producono il Fattore di crescita nervosa (NGF), non più solo prerogativa del sistema nervoso. Cinquant’anni dopo la scoperta che valse a Rita Levi Montalcini il Premio Nobel per la medicina nell’86, questa sostanza, infatti, è stata trovata anche in tessuti che non hanno nulla a che fare con il sistema nervoso, come i bronchi.

La scoperta di un’equipe francese, pubblicata sullo European Respiratory Journal , è un importante passo avanti per lo sviluppo di nuovi farmaci contro l’asma. Fino a poco tempo fa, si riteneva che l’NGF fosse coinvolto soltanto nella crescita dei neuroni e, in particolare, facilitasse lo sviluppo dei dendriti, che giocano un ruolo essenziale nella trasmissione degli impulsi nervosi. L’equipe dell’Istituto nazionale francese per la salute e la ricerca medica dell’università di Strasburgo, coordinata da Nelly Frossard, ha scoperto che le cellule che rivestono i bronchi, i muscoli lisci delle vie respiratorie e le cellule infiammatorie della parete dei bronchi producono NGF, dopo aver eseguito un esame sugli alveoli bronchiali di 14 pazienti: sette sani, sui 25 anni d’età, e sette asmatici, fra i 21 e i 26 anni. I ricercatori hanno quindi misurato i livelli di NGF e cercato di localizzare, con la biopsia, le cellule creatrici di questa sostanze nei bronchi. A produrre il Fattore di crescita nervosa sono soprattutto i bronchi di chi soffre di asma, che ne vantano almeno il doppio, probabilmente – ipotizzano gli specialisti – per la maggior presenza di cellule infiammatorie in questi pazienti. Dai test condotti in vitro, emerge dunque che le cellule esprimono più NGF in presenza di un’infiammazione che, a sua volta, è legata all’asma. E’ possibile che l’NGF attivi sia le cellule nervose che quelle immunitarie, agendo come una sorta di ponte fra i due sistemi.