Problemi di erezione? Attenzione, potrebbe essere il sintomo precoce dell’ infarto cardiaco. L’allarme è del prof. Francesco Montorsi, titolare della cattedra di Urologia all’Università Vita Salute San Raffaele.

“Su 300 uomini giunti al pronto soccorso dell’ospedale con infarto acuto in atto e inviati in unità coronarica -ha affermato Montorsi nel corso di un incontro sull’impotenza maschil – abbiamo scoperto che il 70% aveva problemi di erezione e che nella quasi totalità di essi questi problemi erano sorti prima di qualsiasi sintomo cardiaco”. Secondo Montorsi, ”questo ci fa pensare che i problemi di erezione possano essere la sentinella precoce della cardiopatia ischemica”. All’Ospedale San Raffaele, quindi, ”ogni uomo che viene a farsi vedere perchè ha problemi di erezione -ha detto l’urologo- se ha contemporaneamente almeno un fattore di rischio cardiovascolare (diabete, fumo, ipertensione, iperlipidemia, familiarità…) viene inviato immediatamente a fare un elettrocardiogramma da sforzo, che in molti casi evidenzia anche problemi cardiovascolari”. Per dimostrare scientificamente questa correlazione tra valutazione cardiologica e funzione sessuale, all’ ospedale milanese sono recentemente partiti tre studi, il principale dei quali su 300 giovani pazienti maschi diabetici. Queste constatazioni e questi studi sono dovuti, secondo Montorsi, alla relativamente recente irruzione nel campo delle disfunzioni erettili dei farmaci contro l’impotenza maschile. ”Il sapere di avere a disposizione un farmaco facile da usare per recuperare la propria sessualità in crisi – ha affermato l’urologo, ha indotto moltissimi uomini, che prima non confessavano il loro problema, ad andarne a parlare col medico. E una visita medica accurata ha messo in luce come nella grandissima maggioranza dei casi, la disfunzione erettile nascondeva un’altra malattia: in genere la cardiopatia ischemica, il diabete o la depressione, in persone che non sapevano di essere malati”. Ma chi ha problemi di erezione e scopre di avere anche problemi cardiaci, poi non può ricorrere al farmaco? ”Al contrario – ha risposto Montorsi – il viagra, ad esempio, è nato come farmaco per curare l’angina, è un vasodilatatore che migliora la circolazione del sangue al livello delle coronarie, per i cardiopatici semmai è un supporto. Ma attenzione: c’è un’ unica categoria di cardiopatici cui non può essere prescritto, quella di coloro che che assumono già i nitrati, che sono già essi stessi forti vasodilatatori. In questi pazienti il viagra produrrebbe cali pressori troppo forti. In ogni altro caso il farmaco non dà problemi seri”.