Cuore a rischio per i bimbi nati dalla generazione dei fast food. L’allarme viene lanciato oggi dalla Società italiana di Cardiologia, in apertura del congresso nazionale a Roma.

Tracce di danni ai vasi sanguigni, aterosclerosi, -affermano i cardiologi italiani- sono stati osservati già nei bambini di due anni, figli di genitori che per decenni hanno abbandonato la dieta mediterranea scegliendo cibi ricchi di grassi e calorie, hanno trascurato l’attività fisica e sono fumatori. Questi danni vascolari precoci nei bambini, osservano i cardiologi, possono essere ancora corretti a patto però di evitare che la predisposizione genetica continui a sommarsi a uno stile di vita sbagliato.

Per il presidente della Società italiana di cardiologia, Massimo Chiariello è necessario che i bambini a rischio ”già dai due anni di età seguano una dieta bilanciata per arrivare ad avere, a 5 anni, il giusto rapporto tra grassi e calorie, che andrà poi mantenuto nella vita adulta”. Per i cardiologi quindi una campagna di prevenzione per alimentazione e stile di vita corretti devono continuare nei primi anni di scuola.