E’ già in funzione e sta producendo nano-oggetti straordinari il nuovo strumento “FIB-Dual Beam” che conferma Modena come sede d’avanguardia nelle nanotecnologie.

Si tratta di un’apparecchiatura, unica nel panorama dei laboratori di ricerca nazionali, che è stata acquisita recentemente dal Centro nazionale di ricerca S3 dell’INFM presso il Dipartimento di Fisica dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.

Accanto ad un imponente sforzo tecnologico, l’acquisizione dello strumento ha richiesto un importante investimento (valore commerciale di oltre 1 milione di euro), reso possibile grazie allo sforzo finanziario congiunto dell’Istituto Nazionale di Fisica della Materia e della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.

Alla cerimonia ufficiale di consegna, ieri, hanno partecipato, infatti, accanto al Rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, prof. Gian Carlo Pellacani ed alla Direttrice del Centro nazionale di ricerca S3, prof.ssa Elisa Molinari, anche il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, dott. Gianfranco Baldini.

Il FIB è un sistema all’avanguardia nella deposizione, rimozione e sagomatura dei materiali e nella loro analisi su scala nanometrica. Alla base delle nanotecnologie, non c’è solo l’obiettivo della miniaturizzazione, ma anche l’idea che oggetti estremamente piccoli possano offrire proprietà e funzionalità completamente nuove.

Un esempio efficace potrebbe essere quello del nano-oscillatore, il quale, potendo funzionare come una bilancia capace di “sentire” anche poche biomolecole alla volta, offre nuovissimi approcci per la biomedicina del futuro.