Pericolo incendi per i boschi dell’Appennino. Le temperature elevate, la vegetazione secca, ma soprattutto la disattenzione e le negligenze dei turisti, aumentano in questo periodo le probabilità di rischio.


Dal 22 luglio è scattata la fase di “grave pericolosità” dichiarata dalla Regione e domani si riunisce, nella sede dell’assessorato provinciale all’Ambiente il Comitato incendi boschivi, composto da tutti gli enti interessati agli interventi di emergenza, tra cui Prefettura, Vigili del fuoco, Corpo forestale e 118.

“Con questo clima – afferma l’assessore provinciale Ferruccio Giovanelli – è sufficiente una minima disattenzione per scatenare un incendio che può provocare danni gravissimi. I boschi dell’Appennino sono aree critiche dove in questo periodo occorre mantenere un’attenzione costante. Ma soprattutto raccomandiamo la massima attenzione a chi frequenta le zone montane”.

-Innanzitutto è consigliato non fumare nei boschi o accendere fuochi e compiere operazioni che possono creare pericolo di incendio.
-Non bruciare materiale vegetale a meno di 200 metri dai boschi; per questa operazione è obbligatorio avvisare il più vicino comando del Corpo Forestale (almeno 48 ore prima) utilizzando l’apposito numero verde 800 841051 (attivo dalle ore 8 alle 20) o il 1515 della Forestale.
-Non gettare mozziconi accesi e non parcheggiare l’automobile a contatto con l’erba secca perché la marmitta può far scattare un incendio.

Per le segnalazioni di avvistamento di un incendio sono attivi 24 ore su 24 i numeri telefonici 1515 della Forestale e 115 dei Vigili del fuoco. In caso di incendio boschivo in senso stretto la responsabilità dell’intervento di spegnimento è del Corpo forestale; se ci sono rischi per persone ed edifici, la direzione delle operazioni passa ai Vigili del fuoco.

Nel 2003 si sono verificati otto incendi: quattro dolosi e quattro causati involontariamente dall’uomo. Sono andati distrutti oltre otto ettari di bosco nella zone di Pavullo, Serramazzoni, Polinago, Pievepelago e Riolunato.

In cinque anni in provincia di Modena si sono verificati 59 incendi boschivi con quasi 85 ettari di bosco distrutti. Le cause principali: oltre il 60 per cento sono provocati involontariamente dall’uomo, l’22 per cento dolosi, il cinque per cento per attività ricreative.