La vita, in tutte le sue sfaccettature: etiche, scientifiche, religiose, politiche. E’ questo il tema che verrà affrontato e sviluppato nella terza edizione del ‘Festivalfilosofia‘, che si tiene da venerdì 19 a domenica 21 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo, con un programma di 122 appuntamenti, presentato stamattina nella sua versione definitiva.

Fulcro del festival saranno le 34 lezioni di grandi maestri del pensiero contemporaneo, da Jack Goody a Jurgen Moltmann, da Agnes Heller a Slavoj Zizek, da Richard Sennet a Remo Bodei, Fernando Savater o Umberto Galimberti, affiancati da scienziati come Edoardo Boncinelli o psicologi come Silvia Vegetti Finzi.

Sulla scorta del grande successo riscosso nelle prime due edizioni, quest’anno, per la prima volta, alcune delle lezioni verranno ospitate in piazza Grande, proprio a fianco del Duomo di Modena, dove sarà allestito anche un maxischermo.

”Due anni fa, lanciare un festival di filosofia poteva sembrare una scommessa impossibile – ha sottolineato Roberto Franchini, presidente della Fondazione San Carlo – Abbiamo invece colto un’esigenza diffusa, una grande voglia di interrogarsi, di porsi domande”.
”Ho letto un aforisma, secondo cui la vita e’ una serie di splendide follie – ha aggiunto il sindaco di Modena Giuliano Barbolini – Ebbene, se non proprio una splendida follia, questo festival è una manifestazione di coraggio, e anche la dimostrazione che tante istituzioni possono lavorare insieme. Importante e’ dare anche alla filosofia uno spazio pubblico”.

A Modena le conferenze riguarderanno in particolare bioetica e biopotere, vita reale e vita virtuale, a Carpi verranno approfondite le teologie della vita e gli aspetti del ”mettere al mondo”, a Sassuolo si parlerà del rapporto fra natura e cultura, fra vita e morte, tempo ed eternità, anche a confronto con culture non europee.

Il festival propone poi un ampio programma di mostre, performance, spettacoli, film, iniziative per bambini e un bizzarro ”convegno immaginario” a cura degli scrittori Gianni Celati, Ermanno Cavazzoni e Daniele Benati.

Fra le esposizioni, da segnalare ”La vita delle forme” che alla Galleria Civica di Modena presenta oltre 300 opere (disegni, grafiche, fotografie) di artisti del XX secolo, da Picasso a Warhol, da Burri a Vedova, e le curiose ”Stagioni di vita quotidiana”, dedicate alla carriera di Francesco Guccini, a Carpi.

Installazioni e workshop sono previste anche sul treno che collega Modena a Sassuolo.

Fra le letture e gli spettacoli, un omaggio al compositore Luciano Berio, concerti di Claudio Lolli e dei salentini di Operazione Zoe, le Goergiche di Virgilio, recitate in latino, italiano e dialetto modenese, e i racconti surreali affidati all’estro di Alessandro Bergonzoni.

Una trentina di ristoranti del Modenese, poi, propongono gli otto diversi menu’ filosofici (intitolati, per esempio, ‘Vita vegetale’ ‘Uovo alchemico’, ‘La vie en rose’) che sono stati ideati dal filosofo gourmet Tullio Gregory, Accademico dei Lincei.

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