Si tengono a Sassuolo 3 degli 11 concerti inseriti nella rassegna di musica antica “VI Festival Musicale Estense”. Primo appuntamento questa sera alle 21 presso la chiesa di San Francesco, in programma: “Arcangelo Corelli, un musicista per il duca” in occasione dei 350 anni dalla nascita di Arcangelo Corelli.



Il primo appuntamento si svolge nella splendida chiesa di San Francesco in Rocca questa sera alle ore 21: “Arcangelo Corelli, un musicista per il Duca” e allude alla passione che il duca aveva per le sue composizioni. Francesco II fu il sovrano estense più colto musicalmente ed è grazie a lui che si è costituita la raccolta musicale della Biblioteca Estense di Modena, una delle più prestigiose in Italia.
Il musicista, fu più volte richiesto dalla corte estense quale musico ufficiale, ma Corelli, pur declinando l’invito, dedicò a Francesco II una sua raccolta di composizioni. Verrà presentata una selezione di Sonate di Arcangelo Corelli dall’Opera V, esempi di ispiratissima eleganza formale e grande interiorità. L’Ensemble Aurora, in questo caso composto da Enrico Gatti al violino, Gaetano Nasillo al violoncello, Guido Morini al cembalo, è uno degli ensemble italiani più accreditati per la musica barocca in Italia e all’estero, con strumenti d’epoca.
L’ensemble si è dedicato, fra l’altro, alla registrazione sistematica delle operte cameristiche di Corelli, ottenendo i massimi riconoscimenti discografici.

La Chiesa di San Francesco, parte integrante del complesso del Palazzo Ducale, è di origine medievale e venne ricostruita come Cappella di corte su disegno dell’Avanzini (1650 – 1653) e decorata da Gian Giacomo Monti, Baldassarre Bianchi e Jean Boulanger.

Gli altri appuntamenti, oltre a quello odierno sono:

– domenica 12 ottobre, Chiesa di S. Giuseppe – ore 17:
” Organo & cembalo per gli Estensi”
– sabato 25 ottobre, Palazzo Ducale – ore 21:
“Concerti grossi op. VI libro I di Arcangelo Corelli.

Info: IAT Informazioni e accoglienza turistica
Piazzale Avanzini – Paggeria Nuova Tel. 0536/807371

>>>> Ascolta la musica (mp3)


Arcangelo Corelli
nacque a Fusignano
(Ravenna) il 17 febbraio del 1653, discendente da famiglia patrizia. Gli
studi musicali li sostenne dapprima a Faenza e a Lugo e poi a Bologna,
dove nel 1670 venne accolto nell’Accademia Filarmonica cittadina.

All’età
di diciotto anni si trasferì a Roma, città nella quale svolse gran
parte della sua attività; studiò contrappunto e in pochi anni
raggiunse nella società romana un posto di primo piano.

Nel 1679 era violinista dell’orchestra del teatro Capranica, intanto si perfezionava in composizione e tra il 1679 e il 1680 soggiornò in Germania. A Roma ebbe come protettori e mecenati i Cardinali Benedetto Pamphili e Pietro Ottoboni, fu in buoni rapporti anche con Cristina di Svezia. Con il Cardinal Pamphili operò nella chiesa di San Luigi dei Francesi, mentre il Cardinal Ottoboni lo ospitò frequentemente nella sua tenuta.

La sua grande fortuna fu quella di incontrare quest’ultimo personaggio che si contentò di proteggere gli artisti senza chiedere loro nulla in cambio. Il clima musicale della Roma di Innocenzo XI, detto papa “minga” per il suo accento milanese, era ben lontano dal febbrile mercantilismo londinese e veneziano. Corelli possedeva una propria casa, ma era abitualmente ospite del suo benefattore che gli risparmiò ogni pensiero di sopravvivenza, al contrario dei suoi colleghi europei. Nel 1700 fu chiamato a dirigere le attività musicali del Palazzo della Cancelleria, dove fu anche primo violino dell’orchestra. Messosi in luce in molte occasioni, grazie alla sua attività di primo violino di complessi di archi, nel 1702 fu chiamato ad esibirsi alla Corte di Napoli, dove non ottenne un gran successo. Preferiva fare vita appartata e regolare; anche la sua produzione musicale seguì un ritmo molto tranquillo, infatti nel 1682 pubblicò la sua prima opera, seguita ad intervalli dal resto delle sue composizioni.

Il 1708 fu l’anno della crisi in cui egli abbandonò ogni attività pubblica, ritirandosi a vita privata. Negli ultimi anni della sua vita soffrì di frequenti crisi depressive; si spense così una delle più luminose carriere dell’epoca; Corelli morì l’8 gennaio 1713 e fu sepolto nel Pantheon.