Il disagio provocato dalle ispezioni
alla prostata, lamentato dal 72,1% dei pazienti, sta per terminare. La visita urologica per controllare lo stato dell’organo diventa, infatti, non invasiva e sara’ possibile effettuarla senza far spogliare i pazienti. Basta un “detector”, una sorta di scanner come quello utilizzato negli aeroporti, che segnala l’eventuale tumore alla prostata e addirittura se si tratta di una neoplasia benigna o maligna.

Lo ha presentato il
prof. Ulrico Jacobellis, urologo dell’univesita’ di Bari aprendo i lavori del 10.mo Meeting European-American Urological Association a Roma, dopo averlo testato su 1.500 pazienti. Lo scanner, collegato a un computer, ha scoperto, solo a Bari, gia’ 60 tumori in fase iniziale della prostata insospettati.
Il tumore della prostata colpisce ogni anno in Italia 19 mila persone con 4.000 decessi, ed e’ la neopolasia maligna piu’ frequente in assoluto nei maschi, essendo responsabile dell’8% dei decessi per gli over50 e prima causa di morte per gli over75.

Anche i costi ospedalieri sono enormi: nel 2001, i ricoveri sono stati 25.382 in regime ordinario, di cui 11.083 riguardanti pazienti di eta’ compresa tra i 65 e i 74 anni, ma si sono registrati anche 7 casi tra zero e 14 anni, 6 tra 15 e 24 anni, 22 casi tra i 25 e 44.