Un lungo applauso della folla ha
accolto le salme al loro ingresso nella Basilica di San Paolo fuori le mura, sulle note della marcia funebre. I militari erano sull’attenti, i familiari piangono accarezzando e baciando le bare.

Le bare dei 19 italiani caduti in
Iraq sono state allineate ai piedi dell’altare maggiore della Basilica di San Paolo. Su ciascuna bara dei militari vi è un cuscino di velluto sul quale sono poggiati la spada ed il berretto d’ordinanza.
I feretri dei due civili morti a Nassiriya sono state portate a spalla da marinai ed avieri.

Il corteo funebre ha fatto il suo ingresso nella chiesa patriarcale sotto le note struggenti del ‘De profundis’ di Johann Sebastian Bach. L’altare e’ addobbato con corone e mazzi di rose rosse e bianche. Spicca il rosso vivo delle divise dei carabinieri, di ordinanza e di rappresentanza. In prima fila, ad assistere alla cerimonia che comincera’ tra un’ora, ci sono i famigliari delle vittime arrivati in chiesa fin dalla prima mattina.
Tutte le bare sono avvolte dal Tricolore, su ognuna c’e’ un cuscino con il berretto e la sciabola per i militari.

”Avanti forza paris” (Avanti
tutti insieme) hanno cantato in coro i componenti del picchetto della Brigata Sassari che ha reso onore ai feretri delle vittime di Nassiriyah al loro ingresso in Basilica per il rito funebre. La lenta processione delle bare, tutte avvolte nel tricolore, era aperta dal tenente Massimiliano Ficuciello, a seguire tutti gli altri militari caduti nell’attentato di mercoledi’ scorso. Le salme dei due civili uccisi nell’attacco terroristico sono trasportate a braccia dai militari della Marina e dell’Aeronautica.

Sono arrivati pochi minuti fa, dopo
l’ingresso del corteo funebre, anche i 17 militari feriti nell’attentato dio Nassiriya. Portano ancora visibilmente le medicazioni delle feriteruiportato nell’attentato, alcuni di loro sono portati dai colleghi su una sedia a rotelle.