Vacanze concentrate e di breve durata
per il Natale 2003, magari a 5 stelle.
Se infatti complessivamente la domanda cala dello 0,74%, con
una contrazione del giro d’affari pari a 6,5 milioni di euro
dovuta soprattutto alle diserzioni dei turisti stranieri, la
domanda interna traina i dati del ricettivo italiano
prediligendo la montagna, Trentino in testa, e scegliendo con
più frequenza alberghi di lusso per trascorrere i pochi giorni
di vacanza, grazie anche alle campagne promozionali realizzate
dalle strutture a cinque stelle.

E per limitare i danni, gli
imprenditori del settore cercano di recuperare puntando sulla
vacanza ‘last minute’ e sul turismo ‘fai da te’. E’ questo il
quadro che emerge dall’indagine realizzata per conto
dell’Assoturismo-Confesercenti dal Centro Studi Turistici di
Firenze su un campione di operatori delle strutture ricettive e
delle agenzie di viaggio sulle prospettive delle prossime
festività.

La novità per questa fine d’anno – osserva Assoturismo – è
la componente della domanda interna che rappresenta l’85% del
movimento totale: nonostante un euro molto forte, infatti, si
prediligono le località italiane o, al massimo, quelle europee.
Saranno invece meno gli stranieri in visita nel nostro Paese,
soprattutto tra giapponesi, svizzeri, olandesi, austriaci,
spagnoli, belgi e turisti provenienti dall’est europeo. Nel
complesso, i pochi giorni di vacanza che gli italiani si
concederanno per queste feste si concentreranno per circa il 73%
a cavallo di Capodanno.

In testa alle mete più gettonate si trovano le destinazioni
montane dell’arco alpino, per le quali la domanda è per il 90%
italiana. Molti di coloro che rimarranno entro i confini
nazionali, prediligeranno località montane e città d’arte
(dove si registrerà anche la più elevata presenza di
stranieri), mentre flessioni più o meno significative sono
attese per il turismo lacuale, balneare e per quello
verde-rurale.
Quanto agli italiani che sceglieranno mete estere, secondo
un’indagine Swg-Confesercenti, per le prossime feste saranno il
5% del totale contro il 3% del 2002. Sceglieranno soprattutto le
capitali europee (Parigi, Londra, Vienna. Praga). Abbastanza
contenute le richieste di viaggi a medio-lungo raggio, tra le
quali spiccano Caraibi, Mar Rosso, Maldive, le Mauritius ed i
pacchetti crociera.


“La mancata ripresa economica – sottolinea il neopresidente
di Assoturismo, Claudio Albonetti – influenza le scelte dei
consumatori in materia di viaggi. In particolare si fa sentire
la caduta della domanda per i viaggi organizzati rispetto al
2002, soprattutto per quanto riguarda le richieste per il medio
e lungo raggio. Anche il dato previsionale riferito alle
strutture ricettive italiane mostra una regressione poco
confortante. L’andamento delle prossime vacanze, in linea con
la crisi registrata durante l’intero anno – ha concluso
Albonetti – costringe gli operatori a vedere vanificato il loro
sforzo di programmazione e contribuisce sempre più ad erodere i
loro già esigui margini di redditività. Una situazione che
rende necessario e urgente riflettere sugli strumenti dai quali
dipende il rilancio del settore turistico, a cominciare dalla
legge quadro, ancora inattuata, dalla riforma dell’Enit, ancora
da realizzare, e dalla riduzione dell’Iva per equipararla a
quella degli altri Paesi europei”.