Dovrebbe chiudersi oggi, con la
firma da parte di sindacati e Aran, la vertenza tra i vigili del
fuoco e il governo per il rinnovo del contratto scaduto ormai da
25 mesi. La trattativa no stop iniziata ieri mattina, secondo
quanto si è appreso, ha infatti portato i suoi frutti dopo le
continue rotture e riavvicinamenti dei giorni scorsi.

Ieri sera si è così deciso di aggiornare a questa mattina
il tavolo, per definire le ultime questioni tecniche ed
economiche ed arrivare alla firma conclusiva. Inoltre, visto il
clima con cui ieri sono andate avanti le trattative e le
condizioni messe sul tavolo, si dovrebbe arrivare – salvo
sorprese dell’ultima ora – alla firma unitaria dei sindacati sul
contratto, dopo i contrasti emersi nei giorni scorsi con Cisl e
Uil da un lato e Cgil e Rdb dall’altro. Restano comunque, è
stato fatto notare da fonti sindacali, alcuni nodi ancora da
sciogliere che, però, non dovrebbero trovare ostacoli.

A dare la spinta decisiva alla trattativa è stato il decreto
varato venerdì scorso dal governo che prevede lo stanziamento
di circa 10 milioni di euro (30 euro in più in busta paga che
si andrebbero a sommare alla iniziale cifra stabilita in
Finanziaria di 106 euro) da destinare ad una “indennità
aggiuntiva” per i vigili operativi ed esposti a rischi.
Indennità chiesta e sollecitata a gran voce dai sindacati nelle
proteste e nelle manifestazioni dei mesi scorsi in diverse
città d’Italia. La decisione del governo è stata dunque
apprezzata dalle organizzazioni sindacali, che nei giorni scorsi
sono tornati al tavolo delle trattative dicendosi pronti a
chiudere.