Tra i ”fattori precipitanti” dei tentativi di suicidio da parte di adolescenti, le problematiche nate nell’ambito della scuola da sole rappresentano il 42% dei fattori addotti dagli stessi giovani a giustificazione del loro gesto.


E’ quanto emerge da un’indagine condotta da medici padovani e presentata oggi nel simposio ”Accogliere, comprendere e sostenere l’adolescente che ha tentato il suicidio” che si
svolge al Policlinico Universitario di Padova, promosso dalla Struttura Complessa di Neuropsichiatria Infantile dell’Università.

L’indagine è stata condotta da Guido de Renoche, Luigi Bianchin, Alberto Permunian e Antonio Condini di Neuropsichiatria Infantile di Padova su un campione di 92 adolescenti che hanno tentato il suicidio e sono stati ”presi in carico” dal Servizio di Neuropsichiatria infantile del Dipartimento di Pediatria dell’Ateneo padovano.

Ascolto e comprensione, secondo gli studiosi, sono necessari
soprattutto quando, come oggi, ”le statistiche danno il suicidio riuscito e il tentativo di suicidio fra gli adolescenti come fenomeno in preoccupante progressione”.