Quasi 4500 giudizi in materia di ricorsi pensionisti, 32 sentenze in materia di responsabilità con 26 condanne per circa 3,7 mln di euro, 52 citazioni giudizio da parte della Procura con 2006 vertenze ancora pendenti. Sono alcuni dei numeri sull’attività nel 2003 della Corte dei Conti dell’Emilia-Romagna che, con la relazione del procuratore generale Ignazio Del Castillo, ha inaugurato l’anno giudiziario 2004.

Nella relazione Del Castillo ha messo in luce lo sforzo della sezione regionale di tenere il passo con la mole di lavoro che entra negli uffici, ma anche come la fatica per carenza di personale sia spesso vana. Nel caso dei ricorsi pensionistici avanzati da singoli cittadini, nonostante siano stati definiti 4.492 giudizi e l’arretrato sia sceso da 14.978 a 12.639 casi (dieci anni fa le pratiche erano 29.000), i nuovi ricorsi (ben 2153) non potranno essere discussi prima di 3-4 anni. Ben più drammatica la situazione della sezione in materia di giudizi di conto (in pratica i bilanci) che si è ridotta per carenza di personale amministrativo a 535 decreti di estinzione relativi a conti depositati da almeno cinque anni. I conti giacenti e non esaminati assommano a oltre 10.000 e riguardano per il 70% gli enti locali. Del Castillo ha osservato come i dati confermino che per carenza di personale e per l’impiego dei magistrati nei ricorsi pensionistici, la Corte dei conti regionale non è in grado di svolgere questa “funzione giurisdizionale”.

Per quanto riguarda i dati sulle sentenze di responsabilità, le condanne riguardano per lo più danno all’immagine, danni da disservizi in caso di concussione, corruzione ed illeciti contabili, azioni di rivalsa per danni risarciti a terzi dall’amministrazione in seguito a condanna in sede civile o illegittimi conferimenti di incarichi a soggetti estranei all’amministrazione, truffe militari, appropriazione di beni pubblici. Nelle 52 citazioni a giudizio del 2003 da parte della procura regionale il caso più frequente è quello di danni per incidenti (22), di danneggiamento di un bene pubblico (7), seguito da reati commessi da dipendenti pubblici e verifiche contabili (5). Le vertenze pendenti a fine anno erano salite a 2006 (da 1980) con 765 nuovi casi e 687 archiviazioni.