Sarà ampliata la discarica di Roncobotto a Zocca. Lo ha deciso la Provincia di Modena che, nei giorni scorsi, ha approvato il progetto definitivo dell’intervento presentato da Meta spa, azienda che gestisce l’impianto.


“La discarica è in esaurimento – spiega Ferruccio Giovanelli, assessore all’Ambiente della Provincia di Modena – quindi è necessario adeguare la capacità dell’impianto per continuare a garantire lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani dei comuni di Zocca, Montese e Guiglia, ma non solo. Nel piano provinciale, infatti, è previsto che questo impianto servirà anche i comuni dell’area del Frignano che in passato utilizzavano la discarica di Pavullo, ora esaurita”.

Con un amplimento previsto di 13 mila metri quadrati (attualmente la discarica si estende per circa 10 mila metri) si ricaverà circa un volume di circa 90 mila metri cubi capaci di ricevere rifiuti per altri 10 anni (è previsto una raccolta annuale delle 6 alle 8 mila tonnellate).
Poi l’impianto sarà chiuso e completamente ripristinato dal punto di vista ambientale.

Il progetto, che rientra nelle previsioni della pianificazione provinciale, ha già superato la verifica di impatto ambientale e viene dichiarato dalla Provincia di pubblica utilità e urgente: i lavori, quindi, potranno iniziare immediatamente.
Oltre all’approvazione del progetto, la Provincia ha prescritto una serie di prescrizioni di carattere progettuale e gestionale con l’obiettivo di ridurre al minimo l’impatto ambientale.

“Il nostro obiettivo strategico – afferma Ferruccio Giovanelli, assessore provinciale all’Ambiente – rimane quello di ridurre progressivamente il ricorso alle discariche a favore della raccolta differenziata che però rimane a livelli decisamente insufficienti in Appennino”.

Dai dati sulla raccolta differenziata nel 2003 emerge che 10 Comuni montani su 18 non hanno raggiunto l’obiettivo minimo del 15 per cento previsto dal decreto “Ronchi”. Guiglia e Montese sono addirittura sotto il 6 per cento, quando alcuni Comuni della pianura, come Novi, hanno superato il 40 per cento. In montagna le prestazioni migliori sono registrate a Fiumalbo, Lama Mocogno, Pavullo, Pievepelago e Serramazzoni.