Giovedì 22 aprile, presso la sede provinciale Confesercenti, è stata presentata alla stampa la ricerca “Commercianti e qualità della vita”, realizzata per Confesercenti dal Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università degli Studi di Modena e Reggio E., in collaborazione con il Cat Confesercenti Emilia R. e con il contributo della Camera di Commercio.

L’indagine, svolta con interviste su 675 commercianti delle aree di Modena, Carpi, Sassuolo, Vignola, Pavullo e Mirandola, si articola nelle categorie di: famiglia, abitazione, quartiere di residenza, tempo libero, attività professionale, amministrazione locale, infrastrutture, sicurezza, rete commerciale, politiche commerciali delle amministrazioni locali.



In conclusione, il quadro che emerge è poliedrico ed articolato, sebbene non si distinguano mai valutazioni d’eccellenza; ogni realtà comunale rileva poi punti di criticità importanti, per i quali l’intervento è urgente e necessario al fine di mantenere una percezione della qualità della vita ancora al di sopra della soglia di tolleranza. In questo quadro tre elementi sono fortemente condivisi nella realtà provinciale.



In primo luogo, le maggior componenti di soddisfazione emergono nella sfera personale e privata, in contrapposizione ad un giudizio più critico nei confronti delle istituzioni e degli organi di governo. In secondo luogo, l’attività dell’amministrazione comunale è al vaglio attento e costante dei commercianti in riferimento a servizi, infrastrutture e sicurezza. In alcuni contesti le richieste di miglioramento e le osservazioni sono puntuali, in altri contesti traspare invece uno stato di forte sofferenza nei rapporti con l’amministrazione locale.



Infine, esiste una diffusa insoddisfazione per le politiche attuate in questi anni nel comparto della distribuzione commerciale.

Le priorità avanzate sono molteplici, come la capacità di coinvolgimento della categoria da parte delle amministrazioni per ricomporre un rapporto fiduciario fra amministratori e amministrati. E’ concorde la richiesta di politiche incisive per la rete commerciale, come lo sviluppo equilibrato dei formati distributivi, e la proposta di politiche attive per valorizzare il commercio diffuso attraverso la formazione, il sostegno all’innovazione, l’accesso al credito, la valorizzazione delle aree commerciali. Sono temi ai quali devono essere date risposte sistematiche e di sostanza, al fine di recuperare il giudizio fortemente critico espresso dai commercianti.