Sulla Festa della Repubblica del 2
Giugno si è aperta una polemica: il Sulpm, il sindacato più
rappresentativo sul territorio nazionale della Polizia
Municipale, ha deciso di scioperare per protestare contro il
ministro della Difesa Martino, il quale ha deciso di non far
sfilare il Corpo durante la parata. E per chiedere l’intervento
del Capo dello Stato tutti gli iscritti hanno mandato fax al
Quirinale.

Il Sulpm, in una conferenza stampa tenuta stamani a Roma, ha
anche annunciato altre “defezioni” importanti, quale per
esempio l’astensione dal presidio di importanti sedi
istituzionali. Il sindacato che, prima attraverso l’Anci ed una
interpellanza parlamentare, e poi addirittura attraverso il
vicepresidente del Consiglio, ha chiesto di partecipare alla
parata, fa appello al Titolo V della Costituzione che
attribuisce pari dignità a Stato, Regioni, Comuni e Province.

La Polizia Municipale – hanno sostenuto i dirigenti – appartiene
da sempre ai Comuni e, quindi essendo i Comuni parte integrante
della Repubblica, di conseguenza fa parte anch’essa di questa
Repubblica. Sembra pensarla diversamente il ministro Martino –
hanno ribadito – il quale in una lettera a Fini, datata 8 aprile
2004, sostiene che “la Festa della Repubblica è una ricorrenza
che enfatizza le istituzioni che rappresentano lo Stato e
l’unità nazionale, nella quale sono di difficile inserimento le
rappresentanze di organi e simboli che individuano funzioni ed
istituzioni locali”.
Il Sulpm ha anche scritto a tutti i sindaci chiedendo che, per
solidarietà, dispongano che le bandiere nei municipi siano
esposte a mezz’asta.