Lo conferma il 2/o rapporto dell’Osservatorio sul mercato immobiliare di Nomisma. Rispetto ai primi anni ’90 sono lievitati del 6% ma con qualche variazione. Nettamente al di sopra della media si situa Venezia, la città più cara in assoluto con 4.016 euro al metro quadro, seguita da Firenze con un costo di 3.282.

Alla base degli aumenti la vocazione turistica e artistica dei due centri.
Segue in 3/a posizione Milano con un costo di 3.749 euro al mq.
Inferiori, ma di poco, rispetto ai dati dei primi anni ’90 si situano Roma (3.002 euro al mq), Torino (2.126 al mq), Genova (1.797 al mq), Bari (1.912 al mq) e Palermo (1.441 al mq).

Infine tra le città che hanno registrato un minore aumento Bologna (2.872 al metro quadro), Napoli (2.294 al mq), Padova (2.081 al mq), Cagliari (1.633 al mq) e Catania che con 1.389 al mq risulta la meno cara.

I prezzi degli immobili per attività economiche sono invece al di sotto del picco precedente all’inizio degli anni ’90. Gli uffici segnano un -6,1% e i negozi -14,8%.