La Confesercenti dell’Emilia-Romagna denuncia l’aumento dell’abusivismo commerciale nella stagione turistica che sta finendo e propone per il prossimo anno l’aumento dei controlli da parte delle forze dell’ordine e, se necessario, anche un sistema di vigilanza privata, sulla base dell’ esperienza fatta a Ferragosto sulla riviera cervese e ravennate.

Nella stagione turistica 2004 i venditori abusivi attivi sulla riviera romagnola sono stati più di 3.500 (1.100 sul litorale ravennate, 1.000 su quello riminese, 1.000 ai lidi di Comacchio e 450 a Cesenatico) con un aumento del 10% circa rispetto al 2003.

La stima è della Confesercenti dell’Emilia-Romagna che sottolinea come il volume d’affari complessivo dell’abusivismo commerciale sia di circa 80 milioni di euro, il 10% in più dello scorso anno. “Questa attività sta incidendo in maniera tangibile su diverse tipologie commerciali regolari già colpite fortemente dalla crisi dei consumi”, ha sottolineato in una nota il presidente regionale di Confesercenti, Sergio Ferrari.
Anche la gamma merceologica diventa sempre più varia: abbigliamento, borse e pelletteria, bigiotteria, orologi, Cd e Dvd, occhiali, biancheria per la casa e teli da mare, parei e costumi da bagno, massaggi e tatuaggi. Il 75% degli abusivi hanno postazioni fisse mentre il restante 25% è rappresentato da itineranti. L’incasso medio giornaliero procapite è stimato in 250-300 euro con punte più elevate per alcune postazioni fisse. “Il fenomeno è sempre più organizzato – ha rilevato Ferrari – e arriva addirittura a creare un sistema di sorveglianza e controllo che segnala tempestivamente tramite cellulare l’arrivo delle forze dell’ordine. Inoltre spesso ci si trova di fronte a una vera e propria gestione degli spazi di vendita sulla spiaggia, che viene occupata in alcuni tratti liberi, a scapito della funzione turistica”.
Secondo Ferrari, “sono ormai chiari i danni notevoli, sia economici che sociali, provocati dall’abusivismo commerciale e dalle vendite illegali. Queste infatti finiscono per aumentare il circuito perverso della contraffazione, della produzione abusiva, del lavoro nero e minorile, dell’evasione fiscale e del riciclaggio dei proventi in attività illecite. E’ necessario quindi intensificare le azioni di controllo e repressione del fenomeno e di sequestro e distruzione delle merci”.

In particolare, Confesercenti propone di fare sin dall’inizio della prossima stagione un’azione di vigilanza costante su tutto il litorale “con strumenti adeguati e con un presidio continuo del territorio”; di “creare un più forte coordinamento tra le forze dell’ordine, aumentarne gli organici e utilizzare, se necessario, anche un sistema di vigilanza privata in accordo con le istituzioni competenti, così come è stato positivamente sperimentato nel periodo di Ferragosto in un tratto del litorale cervese e ravennate”; controllare la rete organizzativa a monte (centri di produzione, distribuzione e stoccaggio); applicare integralmente la nuova legge regionale e le leggi nazionali in materia di sequestro e distruzione delle merci abusive e contraffatte; indirizzare con un corso di formazione le persone che hanno la volontà di svolgere una attività regolare verso un lavoro stagionale nelle strutture ricettive e in attività legate al turismo o ad altri settori produttivi bisognosi di manodopera.