E’ polemica sulla proposta del ministro dei Trasporti Pietro Lunardi di introdurre tutti i giorni la circolazione a targhe alterne. In un’intervista a ‘Il Messaggero’, il titolare del dicastero di Piazzale Porta Pia la proponeva come soluzione per ridurre il consumo di petrolio e combattere il carovita.


Netta, però, la bocciatura dell’Intesa dei consumatori. Il presidente, Rosario Trefiletti, giudica ‘allucinante’ la proposta di Lunardi e invita il ministro ”a varare una politica energetica seria”. Il numero uno dell’Intesa consumatori, dunque, conferma lo ‘sciopero della spesa e degli automobilisti’ previsto per il prossimo 16 settembre in tutto il Paese.

Paolo Landi, presidente dell’Adiconsum, ricorda al titolare dei Trasporti che ”il 20-30% degli italiani utilizza l’auto per andare a lavorare. E, purtroppo, non si può andare al lavoro un giorno sì e un altro no”.

Unica voce fuori dal coro quella di Carlo Rienzi, presidente del Codacons. ”Per una volta siamo d’accordo con Lunardi sul bloccare il traffico anche alle auto catalitiche, ma non per le motivazioni del caro-petrolio, bensì per motivi ambientali”.

Interviene nel dibattito la Cgia (Associazione artigiani e piccole imprese) di Mestre, per la quale il ricorso continuativo alle targhe alterne può essere considerato solo a patto di dimezzare per gli automobilisti il costo di bollo ed Rc auto.

Sul versante politico, Giorgio Pasetto, responsabile nazionale Trasporti della Margherita fa sapere che ”la proposta è certamente un modo per combattere il caro benzina. Non può però limitarsi a un incontro con i sindaci, ma deve riguardare l’intera politica economica del governo”.

”Siamo al ridicolo” dice il presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio, per il quale ”quel che serve è il potenziamento e l’incentivazione dei servizi di trasporto pubblico e collettivo, non certo proposte prive di sostanza”.