Come si può trasformare oggetti abbandonati in discarica, simboli del disuso e della inutilità in opere d’arte da poter ammirare e, volendo, pure collezionare?


Alberto Gasparini l’operatore ecologico lo fa di mestiere. Essere artista, termine di cui non vuole sentire parlare nemmeno tra amici, gli riesce, anche senza volerlo, nel suo studio, nelle lunghe ore che si ritaglia dopo il lavoro rimescolando tecniche di lavorazione e materiali ormai accettati da tutti come “non produttivi”.

Da queste imprescindibili premesse e dalla collaborazione con la Bottega d’Oltremare nasce “Cavigliere Ortopediche”, una raccolta di sculture realizzata interamente con materiali di recupero e prodotti del commercio equo per finanziare e sostenere le Botteghe del Mondo ed i progetti del circuito “equo e solidale”.

Recuperare e reinventare sono concetti non estranei alla Bottega d’Oltremare, la quale, di recente trasferimento in un locale più ampio del centro storico sassolese, adotta come propri i codici di recupero, riciclo, riuso per costruire un altro mondo non solo dal punto di vista sociale, appunto il commercio equo, ma anche ambientale, a partire dallo spazio bottega e dagli allestimenti che sono stati scelti per essa.

L’appuntamento di novembre, una serata di presentazione di tutte le opere, più di un centinaio, realizzate in questi mesi, giunge ormai alla terza edizione dopo le performance del 2002 e del 2003 di Franco Huller e Giancarlo Valentini che, da differenti punti di vista artistici, hanno coniugato i concetti di “equo” ed “arte” proponendo espressioni figurative su biglietti in carta solidale. Questa volta tocca ad Alberto Gasparini e alle sue disparate sculture tratte da materiale “equo” e di “recupero”, in vendita fin da subito ed il cui ricavato sarà interamente finalizzato al sostegno dei progetti del circuito del commercio equo e solidale.

Questa sera, a partire dalle ore 21, la Bottega d’Oltremare di Sassuolo in via Fenuzzi 8, si trasforma in spazio artistico sino all’esaurimento delle opere di Gasparini: un appuntamento a cui i volontari del “fair trade” invitano tutti i cittadini per far conoscere altri modi di rappresentare il mondo.