Continua la crescita demografica a Modena. Per il sesto anno consecutivo, infatti, la popolazione è aumentata, toccando al 31 dicembre 2003 quota 178.874. Meno della metà dei residenti (il 48,4%) è nata Modena, a cui si aggiunge il 17,3% di nati nella provincia. Il restante 34,4% è composto da immigrati provenienti dal sud Italia (13,6%), altre provincie italiane (12,3%) ed estero (8,5%). In città, dove la temperatura media degli ultimi 30 anni è stata di 13,8 gradi, i nomi più diffusi sono Giulia e Alessandro. In cima alla classifica dei cognomi, invece, ci sono Ferrari e Barbieri.

Sono solo alcuni dei dati contenuti nell’Annuario Statistico 2003 del Comune di Modena curato dal Servizio Statistica, composto di 198 tavole statistiche e 48 grafici, disponibile anche in internet Comune Modena.
Il volume offre una collezione sistematica di dati relativi a demografia, prezzi, incidenti stradali, lavoro e attività edilizie, a cui si aggiunge una sezione ricca di riferimenti a cognomi, temperature, precipitazioni, scuole e ricettività alberghiera.

I dati, rilevati autonomamente o in raccordo con Istat e con altre Amministrazioni, permettono così di fotografare il territorio attraverso la lente privilegiata dei numeri: “Le statistiche intese come rappresentazione sintetica della realtà socio-economica di un territorio e come strumento di supporto alle decisioni – commenta Giorgio Razzoli, assessore comunale alle Politiche Economiche – vengono sempre più considerate come bene pubblico essenziale all’Amministrazione Pubblica, perché permettono una migliore comprensione della realtà e aiutano ad individuare le criticità”.

Demografia. 178.874 residenti al 31 dicembre 2003. La popolazione cresce grazie alla ripresa delle nascite e all’immigrazione. Nel 2003 sui 6961 immigrati circa la metà ha cittadinanza straniera (3222 individui, il 76% dei quali proviene direttamente dall’estero, la restante quota da altre zone d’Italia), il 27% proviene dal sud Italia ed un 20% dalla provincia di Modena. Complessivamente ci sono 77.581 famiglie, di cui 5289 formate interamente da stranieri. Sul fronte dei matrimoni 2003, rito civile e religioso si equivalgono, il primo con 308 unioni, il secondo con 302.
Lavoro. Le imprese modenesi attraggono mano d’opera: il tasso di disoccupazione è molto basso: 3,7% rispetto all’8,7% nazionale. Il tasso di occupazione (occupati su popolazione in età lavorativa 15-64 anni) è al di sopra della media nazionale (66,7% contro il 56%). L’immigrazione di extracomunitari ha ripercussione sulle liste dei centri per l’impiego: su 9546 cittadini extracomunitari avviati dal centro per l’impiego del distretto di Modena, 4263 provengono dai paesi africani (1759 dal Marocco, 810 dal Ghana), 2682 dai paesi dell’Est Europeo, 1755 dall’Asia.
Prezzi. L’inflazione rilevata con metodologia e “pesi” Istat segue l’andamento di quella nazionale e quest’anno ne è di poco al di sotto. La variazione percentuale dell’indice dei prezzi al consumo per famiglie di operai ed impiegati a Modena nel 2003 è stata del + 2,1%, contro il 2,5% nazionale.
Incidenti stradali. Circolano sempre più autoveicoli: 147.642 nel 2002 (nel 2001 erano 145.961). Nel 2003 sono stati registrati 1668 incidenti con danni alle persone: 2255 feriti e 31 morti. Rispetto al 2002 gli incidenti sono calati del 5,1% ed i morti del 13,9% (sono passati dai 36 del 2002 ai 31 del 2003). Penalizzati soprattutto i cosiddetti “utenti stradali deboli”: pedoni, ciclisti, conducenti di ciclomotori e motocicli, che rappresentano infatti il 26,4% dei feriti e ben il 45,16% dei morti negli incidenti stradali modenesi.