Il Centro documentazione donna di Modena in questi anni ha avuto un ruolo determinate per la diffusione delle tematiche femminili e della cultura delle pari opportunità uomo-donna. Con questa motivazione il Consiglio provinciale ha deciso di continuare per altri cinque anni a sostenerne l’attività anche con un contributo economico annuale di 10 mila euro che dal 2006 diventeranno 12.500 euro.


Il rinnovo della convenzione, siglata quattro anni fa e scaduta quest’anno, è stato votato a favore dalla maggioranza (Ds, Margherita, Rc e Verdi), contrario il centro destra (FI, An, Udc e Lega nord).

Sottolineando il lavoro svolto dal centro in questi anni, Morena Diazzi, assessore provinciale alle Pari opportunità, ha lanciato la proposta di “trasformare il centro in una fondazione per la promozione della cultura delle pari opportunità, garantendo in questo modo una maggiore stabilità organizzativa all’associazione”.

Il Centro documentazione donna è nato come associazione nel 1996 recuperando le esperienze di un gruppo informale di donne sorto nei primi anni ’80.

Nella sua sede di via Canaletto 88 a Modena è custodito un patrimonio documentario attraverso il quale è possibile ricostruire la storia dei movimenti femminili e femministi da dopoguerra e oggi: 7.500 titoli di saggistica, 120 periodici nazionali e stranieri, 2900 raccoglitori di materiale documentario, 6.500 fotografie, 800 manifesti, 750 audiocassette e 140 videocassette; un patrimonio riconosciuto nel 1992 di “notevole interesse storico” dalla Soprintendenza Archivistica del Ministero per i Beni culturali e ambientali.

Il centro gestisce, inoltre, lo Sportello Informadonna del Comune di Modena in piazza Grande e una rete di sportelli analoghi aperti in questi anni nei Comuni di Finale Emilia, Fiorano, Formigine, Maranello, Sassuolo e Savignano.