“Il dialogo ed il confronto con le parti sociali, nelle settimane precedenti la presentazione dei Bilanci comunali, c’è stato, ed è stato di grande utilità, in un momento non facile per i Comuni.
Tutte le amministrazioni locali italiane si sono infatti trovate ad elaborare il Bilancio previsionale in una situazione fortemente condizionata dai contenuti della Legge Finanziaria, dai tagli e dai vincoli imposti”.

“Noi Sindaci – prosegue Pattuzzi – abbiamo dovuto dare risposta a questa domanda: come garantire i servizi ai cittadini in un momento di recessione senza gravare sulle fasce deboli e la classe media già in forte difficoltà? Dobbiamo essere chiari: i tagli e i vincoli posti dalla Finanziaria potevano diventare tagli e diminuzione dei servizi, potevano danneggiare direttamente i cittadini, nelle fasce più deboli, se i Comuni non avessero ripensato la politica delle entrate, se non avessero compiuto scelte precise in questo senso”.

“Questo eravamo chiamati a fare, questo abbiamo fatto e il confronto con i Sindacati, con le associazioni di categoria, con le parti sociali ci ha consentito di compiere la scelta, di approvare politiche delle entrate basate sulla proporzionalità della capacità contributiva: sono profondamente convinto, e parlo a nome di tutti i Sindaci, che questa sia l’unica strada percorribile, per chi come noi ha fatto la scelta dell’equità, della solidarietà e della qualità. La traduzione di questi principi non è, come lamentano i Sindacati, l’aumento del peso fiscale per le famiglie e la diminuzione di quello per le imprese: questa è un’inesattezza.
Anzi – continua Pattuzzi – posso dire che anche grazie al contributo dell’esperienza e della sensibilità dei sindacati, siamo stati in grado di prevedere una rimodulazione delle rette dei servizi a domanda individuale, come i nidi: per raggiungere una maggiore equità ed al contempo una maggiore copertura dei costi a carico delle fasce di reddito alte, senza gravare sulle fasce a più basso reddito, sono state introdotte nuove fasce tariffarie nella parte alta dei redditi ISEE, una nuova fascia ridotta per i redditi più bassi, è stato aumentato nei bilanci dei Comuni lo stanziamento per il fondo di solidarietà”.

“Questo è il metodo che, oggi come nei mesi futuri, dobbiamo continuare a seguire: nell’assoluto rispetto dei diversi ruoli, credo che i Sindacati possano, attraverso la loro esperienza e competenza, assicurare un contributo fattivo e concreto all’elaborazione delle politiche fiscali. Noi -conclude il Sindaco di Sassuolo – siamo assolutamente disponibili a continuare quanto avviato: abbiamo proposto una data entro gennaio, che non ha incontrato la disponibilità dei Sindacati, per loro impegni precedenti. Ci incontreremo comunque il 9 febbraio: all’ordine del giorno, tra gli altri, temi come l’Isee e le Tariffe comunali”.