Elevata luminosità con basso consumo
di energia: è la luce del futuro, che utilizzerà fogli
flessibili e piastrelle per illuminazione ad alta efficienza. Il
tutto grazie ad OLLA, un progetto integrato europeo nato dalla
collaborazione fra 24 Centri di ricerca pubblici, Università e
partner industriali, con il contributo determinante
dell’Istituto per la Sintesi Organica e la Fotoreattività del
CNR di Bologna (Isof-Cnr) e del Laboratorio Nazionale di
nanotecnologie dell’Infm di Lecce.


Con il progetto Olla (Organic high brightness emitting diodes
for ICT & Lighting Applications) sarà dunque possibile
realizzare tecnologie di illuminazione innovative basate su Oled
(Organic Light-Emitting Diodes). Si tratta di fogli flessibili e
piastrelle da utilizzare per illuminazione ad alta efficienza
che, entro il 2008, dopo un’adeguata messa a punto, potranno
sostituire gli attuali sistemi in uso.
Gli Oled, sottolinea il Consiglio nazionale delle ricerche
(Cnr), sono dispositivi che stanno rivoluzionando il mondo delle
sorgenti luminose. In particolare, stanno mostrando grandi
potenzialità per lo sviluppo di moduli solidi piatti e
flessibili (fogli) o piastrelle, che oltre ad illuminare
potranno anche arredare, una tendenza in prossima affermazione
in tutto il mondo.

“Il nostro contributo consiste nel creare e studiare
innovativi composti di base per gli Oled, cioé le molecole che
emettono luce ha spiegato Nicola Armaroli, ricercatore
dell’Isof-Cnr – e la nostra ricerca, determinante per l’intero
progetto, produrrà molecole con caratteristiche tali da rendere
competitivo l’utilizzo dei moduli Oled, rispetto ai sistemi di
illuminazione attualmente in uso. La tecnologia che stiamo
sviluppando – ha aggiunto – promette di realizzare massicci
risparmi energetici su scala continentale e la conseguente
riduzione delle immissioni di gas ad effetto serra, grazie al
fatto che i dispositivi Oled possono raggiungere elevate
efficienze operative”. Tali materiali potranno emettere luce a
colori variabili a piacere: luce diffusa multicolore o bianca,
per l’illuminazione domestica o per ambienti speciali quali
musei o sale esposizioni. Gli obiettivi sono ambiziosi:
“Vogliamo ottenere prodotti con un tempo di vita di almeno
10.000 ore, 10 volte superiore alla durata di una lampada ad
incandescenza standard, e un’efficienza di 50 lumen per Watt”,
ha affermato Peter Visser di Philips, project manager di Olla.

Parzialmente finanziato nell’ambito del VI Programma Quadro
di Ricerca dell’Unione Europea, “questo progetto completa il
panorama di iniziative a livello mondiale, con quello della
Next-Generation-Lighting Initiative negli USA e del Lighting21
in Giappone – ha concluso Dietrich Bertram, coordinatore tecnico
di Olla – e integra i migliori centri di ricerca europei per
tutti gli aspetti di questa tecnologia innovativa”.