Ci sarà anche Villa La Rotonda di Savignano sul Rubicone (FC) tra i 31 beni architettonici che verranno aperti al pubblico in Emilia-Romagna in occasione delle ‘Giornate Fai‘ (Fondo per l’ambiente italiano) di primavera (19 e 20 marzo). La magnifica dimora, di proprietà dei marchesi Guidi di Bagno, fu fatta costruire nel 1821 su una collina posta sulla sponda destra del fiume Rubicone.

L’autore del progetto, l’architetto mantovano Leandro Marconi, si ispirò alle opere palladiane e in particolare a Villa Capra (detta ‘La Rotonda’) di Vicenza. I fianchi della collina furono trasformati in un grande parco, dando vita a un complesso architettonico che fin dalla costruzione fu considerato uno dei più belli della Romagna. Durante la guerra la villa subì danni enormi a causa dei bombardamenti, ma successivamente i proprietari fecero restaurare l’intero edificio. Villa La Rotonda fu ‘aperta’ nelle Giornate Fai del 2003, ma il successo di pubblico fu tale da richiedere la ‘replica’ di quest’anno.

Tra gli altri beni visitabili grazie al Fai, da segnalare la ‘torre delle donne’, nel Castello Boncompagni Ludovisi di Vignola. Delle tre torri della Rocca di Vignola, uno dei complessi fortificati più belli della regione, solo una è normalmente accessibile. La ‘torre delle donne’, la più bassa e più piccola, che sorge sull’ala est verso il Panaro, deve probabilmente il suo nome al fatto che in origine fu luogo di detenzione delle donne accusate di qualche crimine. La torre svela i resti di una struttura fortificata precedente e un’ardita scala in muratura e pietra del ‘400 straordinariamente integra. Il piano di guardia conserva un’elegante decorazione pittorica quattrocentesca che, con tralci di foglie e melograni e fondi rossi e bianchi, avvolge le merlature perimetrali.

Durante le due giornate, alcuni dei siti si potranno raggiungere in bicicletta o con escursioni organizzate in collaborazione con la Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta) e con il Cai (Club alpino italiano).
Il calendario completo dei beni aperti al pubblico sarà consultabile sul sito del Fai, che quest’anno celebra il suo trentennale.